Epistulae

3 ott. 2002

La corrispondenza del Maurolico si presenta con un doppio ordine di difficoltà: da una parte la povertà estrema di un corpus che fin dagli inizi, nelle intenzioni stesse del titolare, si annunciava ricco ed interessante; dall'altra la dispersione, altrettanto grande, alla quale le poche reliquie rimaste sono andate soggette. Stando ai documenti disponibili, due le raccolte probabilmente approntate dallo stesso scienziato: una di ``diverse lettere latine et volgari, et risposte, et dubii et pronostichi di Nattività'' ([Moscheo 1988b, p.418]) e un ``compendium epistolarum'' conservato a metà 600 ``apud Ill. D. Didacum Reytano marchionem Campi rotundi'' ([Moscheo 1988b, p. 134, nota 4]). Probabilmente non tutto il materiale epistolare venne compreso in queste raccolte, come proverebbe il fatto che alcune lettere si trovano sparse casualmente negli autografi rimasti, altre disperse in più biblioteche e archivi. Per riassumere i dati disponibili, volendo comunque costituire un epistolario, comprendendovi anche le varie dedicatorie incluse nelle opere a stampa o rimaste manoscritte, rimangono un totale di 26 documenti, più o meno estesi, distribuiti secondo lo schema seguente:

l'asterisco * denota il fatto che una di tali `lettere', indirizzata a Simone Ventimiglia, consta di 3 frammenti non datati, possibilmente derivanti da 3 lettere differenti al medesimo personaggio.

Una lista/inventario di tali documenti (26 docc. numerati con cifre romane) è qui fornita in calce, completata da una seconda lista più breve (6 docc. in tutto, num. con cifre arabe), di lettere non direttamente appartenenti al Maurolico, ma coeve e comunque connesse alle sue molteplici relazioni letterarie. Stando allo schema riportato la distribuzione nelle 3 categorie individuate è la seguente:

Diamo la distribuzione per corrispondente, nome del Maurolico a parte, del materiale superstite incluso nella lista/inventario:

L'importanza del materiale elencato (tutto edito) è a dir poco grande, e lo è ancor più per il fatto che rappresenta solo un residuo veramente piccolo in rapporto alla molteplicità di relazioni, letterarie e non, intrattenute dal Maurolico durante la sua lunga vita. Lasciando da parte le lettere stricto sensu familiari, e con destinatari locali, che pure importano e molto per le precisazioni che consentono di fare sul piano biografico, giova appena sottolineare quelle con letterati e scienziati di fama (basti ricordare a questo proposito il Bembo, i matematici Federico Commandino, Cristoforo Clavio, ecc.), i quali, se da un canto non mancarono di apprezzare in lui, pubblicamente nei loro scritti, l'alta statura intellettuale e il particolare rigore scientifico, non tralasciarono affatto di seguirne concretamente in qualche caso (propriamente i secondi) le linee di pensiero.

n.	Corrispondenti	Luogo e data	Note
1	Pietro Bembo a Francesco Faraone	Padova, 25 giugno 1536	-- lettera di Pietro Bembo a Pietro Faraone (ed. Travi, III, n. 1766, pp. 655-656)
2	Pietro Bembo a Pietro Faraone	Roma, 15 aprile 1540	-- ed. Travi, IV, n. 2183, pp. 301-302
3	Pietro Bembo a Giovambattista Ramusio	Roma, 1 settembre 1541	-- estratto relativo alla stampa della Cosmographia del Maurolico (ed. Travi, IV, n. 2271, p. 372)
4	Pietro Bembo a Giovambattista Ramusio	Roma, 29 ottobre 1541	-- altro estratto relativo alla stampa della Cosmographia del Maurolico (ed. Travi, IV, n. 2271, p. 372)
5	Vincenzo Le Noci a Francesco Borgia	Patti, 29 aprile 1569	-- lettera relativa alle possibilità di utilizzo del Maurolico per la didattica nel collegio di Messina
6	Juan Alfonso de Polanco a Vincenzo Le Noci	Roma, 8 luglio 1569	-- risposta per conto del Borgia alla lettera precedente (Scaduto 1949).

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