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Chapitre 1


Indicazioni generali per la trascrizione dei testi

1.1  Fedeltà della trascrizione

Nel corso della trascrizione il testo deve essere reso nel modo piú possibile vicino all'originale. Primo compito del trascrittore è quindi fornire una trascrizione fedele del testo, depurata il piú possibile da errori di trascrizione. Va da sé che il testo che consegna all'editore deve essere elettronicamente gestibile ed eseguito secondo i criteri spiegati nel seguito del manuale.

Come criterio generale si è deciso per una trascrizione parzialmente conformata all'uso moderno. Ciò significa:

  1. l'uso della u e della v viene uniformato: dunque vero e non uero, Utinam e non Vtinam;

  2. stesso discorso per l'uso della j: si trascriverà eius, cuius e non ejus, cujus;

  3. le abbreviazioni tipiche della scrittura cinquecentesca dovranno essere tutte sciolte, comprese la & che sarà resa con et e le ae.gif, le oe.gif, le ce.gif che saranno rese con ae, oe, ae;

  4. la punteggiatura verrà rispettata, ma conformata all'uso moderno. Si potrà per esempio sostituire una virgola con un punto, seguito da maiuscola; eliminare maiuscole per noi inutili; introdurne altre; sostituire i due punti con una virgola: senza alcuna segnalazione. Non si procederà però all'eliminazione di segni di punteggiatura, né alla loro introduzione ex novo senza darne esplicitamente conto: e questa operazione sarà fatta dall'editore nel caso ritenesse assolutamente indispensabile trasformare la punteggiatura originaria (cfr. § 2.4);

  5. lo stesso discorso vale per i capoversi. Specie nel caso di manoscritti autografi, sarà opportuno che, almeno a livello di trascrizione, si segua la scansione originaria del testo. In particolare andranno riportate le // con cui Maurolico scandisce il suo ragionamento matematico (vedi § 3.4.1);

  6. Gli accenti dei testi latini non vengono trascritti; nel caso dei testi italiani ci si conforma all'uso moderno (``perché'' e non ``perche''; ``a casa'' e non ``à casa'').

  7. Le lettere indicanti grandezze geometriche o numeri (indicate o meno fra punti o con caratteri speciali nell'originale: ``.ab.'', ``ab'', ``Ab.'', ecc.) si trascrivono tutte in corsivo (ab, ab, Ab, ecc.) rispettando il maiuscolo e il minuscolo. Se fosse necessario introdurre segni di punteggiatura (ad esempio se l'originale fosse: ``Sint .ab. .cd. .kl. rectce.gif linece.gif'') essi verranno di regola introdotti senza necessità di darne conto in nota (trascrivendo cioè ``Sint ab, cd, kl rectae lineae'').

Il trascrittore dovrà inoltre dar conto del ``cambio pagina'' dei fogli del manoscritto o dell'edizione a stampa che va trascrivendo, utilizzando i comandi indicati nel capitolo 3 (§ 3.5.1).



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