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1.2  Trascrizione di particolari tipi di abbreviazioni

Maurolico utilizzava pesantemente un suo peculiare sistema di abbreviazioni matematiche, che caratterizza il suo modo di scrivere. Per scrivere ``triangula'', ad esempio, disegnava due triangolini (), accompagnati o meno dalla desinenza ``a'' ad esponente, e cosí via. Tale particolarità è spesso filtrata, in vario modo, nelle copie che sono state tratte dagli autografi o nelle edizioni a stampa. Il trascrittore dovrà registrarle tutte, utilizzando gli opportuni comandi illustrati nel capitolo 3 (§ 3.6).

Non dovrà inoltre sciogliere abbreviazioni tipo ``per 13am 2i Elem.'' e simili nell'indicazione dei libri e delle proposizioni citate (cfr. § 3.4.6 per come trascrivere elettronicamente il testo ad esponente).

Scioglierà invece abbreviazioni del tipo ``qus'' per ``quartus''. In caso di ambiguità o di incertezza, potrà utilizzare appositi comandi per ``marcare'' le abbreviazioni e, eventualmente, riprodurre l'abbreviazione (§ 3.4.4): in ogni caso sarà bene che segnali la situazione con un suo commento.

Sarà poi compito dell'editore uniformare il sistema di trascrizione delle abbreviazioni matematiche e altri tipi di tachigrafie ai criteri generali della nostra edizione e secondo le particolari esigenze del testo che sta trattando.



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