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Catalogo topografico descrittivo Manoscritti autografi F.L. 7471
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F.L. 7471

mm 108x160; cc. 46 delle quali 2 moderne di guardia non numerate (una all'inizio ed un'altra alla fine) e le 44 intermedie numerate modernamente al recto, angolo sup. sinistro, con le cifre 1-44; legatura recente cartonata, comprendente nel risguardo interno del piatto posteriore l'antica legatura pergamenacea originale del Maurolico opportunamente smontata; il ms. è nell'insieme molto ben conservato malgrado vistose macchie di umido ricoprano buona parte delle carte; interamente autografo del Maurolico, che mostra una scrittura molto regolare, mediamente più bella di quella degli altri autografi superstiti. Il foglio di pergamena costituente la vecchia legatura è tratto da un codice di contenuto religioso, e contiene sulla faccia esterna, di mano del Maurolico, seguito dall'indicazione dell'anno (il 1567) in cui gli scritti furono messi insieme a costituire un unico volumetto, il solito indice-sommario articolato nelle 5 `voci' seguenti:

[1.] Argume(n)ta in singulos libros Almagesti
[2.] Adnotationes In Sphaera(m) Io. Sacrobosci
[3.] Co(m)pe(n)diu(m) de diuisione & p(ri)ncipijs scie(n)tiar(um) In 13 libros factum
[4.] Argume(n)ta Marci Philastri q(uo)d in poema philosophicum zodiaci [...]
[5.] Brevissima Epitome toti(us) Almagesti

Nell'ultima pagina della vecchia copertina si legge invece un appunto relativo al costo della carta: «bolognisa // scabra (unzi) 4.1/2 // e tarì 37. la // [...] picciola // unzi 5.1/2 // [ecc.]» [continua per altre 4 righe pressoché incomprensibili]. La pergamena, che misura 165x187 mm, è tratta da un codice contenente vite di santi e presenta un campo di scrittura di 112x167 mm, a 2 colonne e 34 linee per colonna; il frammento contiene al recto la parte finale della vita e del martirio di Santa Venera (il testo più esteso) e l'inizio della vita di San Mauro discepolo di San Benedetto, che continua al verso (Cat. mss. Bibl. Reg., IV, cit., p. 363).
cc. 1*r-1*v bianche.
cc. 1r-1v bianche (tranne che al recto la notazione a penna della segnatura attuale).
c. 2r - Vi si trovano indicate le vecchie segnature: «Codex Colb. 6300; Regius // 6396.// 6.6.» come anche il solito timbro della Bibl. Regia.
cc. 2v-6v - Primo trattatello di quelli indicati nell'indice-sommario di copertina, qui con titolo lievemente diverso:

IN MAGNAE PTOLEMAICAE CONSTRV-

CTIONIS LIBROS, ARGVMENTA

PER MAVROLYCV(M)

Inc.: In Primum. In prologo ait Speculationem dividi in tria genera [...];

Expl.: [...] In opposito superiores imitantur.

Gli `argumenta' dei 13 libri dell'Almagesto sono distribuiti come segue: In primum (c. 2v); In secundum (c. 3r); In tertium (c. 3r); In quartum (c. 3v); In quintum (cc. 3v-4r); In sextum (c. 4r); In septimum (c. 4v); In octavum (c. 4v); In nonum (c. 5r); In decimum (cc. 5r-5v); In undecimum (c. 5v); In duodecimum (cc. 5v-6r); In tredecimum (cc. 6r-6v). Alla fine di c. 6v, dopo l'explicit, si ha il colophon a data: «Lector vale 10. maij. 1567.».

cc. 7r-11r - Rielaborazione della celebre Sfera del Sacrobosco, secondo trattatello dell'indice-sommario, qui con il titolo:

MAVROLYCI IN SPHAERA(M) COMMVNE(M) ADNOTATIONES

Inc.: Admiror saepe vel potius graviter ac moleste fero, [...];

Expl.: [...] Coetera quae hanc pertinent, in 12° Ptolemaicae constructionis demonstrantur.

Segue la data:«9°. Maij 1567.» (le `note' mauroliciane concernono tutti e 4 i capitoli del trattato del Sacrobosco).

c. 11v - Postilla (datata: «10 m[aij]», verosimilmente del medesimo anno) al trattatello che precede, nella quale Maurolico avverte di non avere stilato le proprie `adnotationes' per correggere od emendare il Sacrobosco quanto, più semplicemente, per giovare ai lettori; a tale scopo Maurolico critica Lefevre d'Etaples (Faber Stapulensis), che non soltanto, secondo lui, cercò di dissimulare e di nascondere gli errori del Sacrobosco, ma lo mise a
cc. 12r-12v bianche.
c. 13r - Schema dettagliato delle `fulsiones' vespertina e mattutina delle stelle e dei pianeti.
c. 13v bianca.
cc. 14r-23r - Scritto acefalo, ma chiaramente corrispondente al terzo lavoro menzionato nell'indice-sommario di copertina; il Compendium ivi registrato (o piuttosto qualcosa che gli somiglia) copre infatti queste carte, costituito da un Prologus in indicem (c. 14r), seguito dagli indici analitici di 13 `libelli' e da un'appendice; il testo nel suo insieme è da vedersi come un progetto dettagli ato di redazione del Compendium citato. È comunque da notare (cfr. l'Appendice XIV 2) che il tutto rappresenta una rielaborazione in forma enciclopedica di tutta la produzione scientifico-letteraria del Maurolico (datato in fine a c. 22v: «6. maij. 1567. //», e seguito, a c. 23r, da uno schema brevissimo riassuntivo delle intestazioni dei 13 `libelli').

Inc.: Cum variis interdum praeteritis annis [...];

Expl.: [...] ex compendio Augustini Suessani philosophi praestantissimi.

cc. 23v-24v - Quarto opuscolo dell'indice-sommario, inizia acefalo con un tetrastico e procede con l'elencazione dei dodici segni dello zodiaco, accompagnati dalle loro interpretazioni astrologiche (connessioni tra i segni da una parte ed i caratteri e le virtù umane dall'altra); il riferimento è al poema di Marcello Palingenio Stellato ed al suo Zodiacus Vitae (i margini interni delle cc. 23v e 24r sono pressoché inesistenti per cattiva l
Tetrastico iniziale:

Marculus hic sceleratio, genitus virtute, Philaster

Nil nisi summa sapit. nil nisi sancta docet.

Multa placent vulgo vatum ludibria. solus

Monstrat in accessas iste per astra vias.

Inc.: . [scil. il segno di Ariete] ...laudat doctrinam morum, damnat turpiloquos et vaniloquos authores [...];
Expl.: [...] Opere perfecto, Deo gratias agit: ac librum bonum ad lectores per mundi climata legendis mittit.

c. 25r bianca.
cc. 25v-43v - Ultimo trattatello dell'indice-sommario, compendio dell'Almagesto; è annunciato in calce a c. 25v con le parole:

SEQVITVR BREVIARIV(M), SIVE EPI-

TOME BREVISSIMA IN ALMAGESTV(M)

PTOLEMAEI, SIVE IDEA PTO-

LEMAICA PER MAVROLYCV(M)

DILIGENTISSIME OR-

DINATA.

Riprende al recto della c. successiva con il titolo:

* PTOLEMAICAE TRADITIONES. EX

SINGVLIS MAGNAE CONSTRVC-

TIONIS LIBRIS A(RGVMENTA).

Inc.: EX PRIMO. / Speculativa pars philosophiae cum in tria genera [...];

Expl.: [...] fallitur autem Plynius qui lunam citra 14um gradum à sole remotam videri posse negat.

Il testo del compendio dei 13 libri di Tolomeo, accompagnato da parecchie note marginali e da altrettante figure geometriche, è distribuito come segue: Ex primo (cc. 26r-27v); Ex Secundo (cc. 27v-29r); Ex tertio (cc. 29r-31r); Ex Quarto (cc. 31r-32v); Ex Quinto (cc. 32v-34r); Ex Sexto (cc.34v-35v); Ex Septimo (cc. 35v-36v); Ex Octauo (cc. 36v-38r); Ex Nono (cc. 38r-39v); Ex Decimo (cc. 39v-40v); Ex Undecimo (cc. 40v-41r); Ex Duodecimo (cc. 41r-41v); Ex Tredecimo (cc. 41v-43v).
In margine a c. 36r si legge la data: «11. Junii. 1567.».

c. 43v - Altro schema, più corretto e pulito, delle `fulsiones' già illustrate a c. 13r, datato in fine: «+ Die . r. [scil. Lunae] .16°. Iunij. dum Sol medium limen fenestrae occiduus percutit // .M .D. LX. VII.».
cc. 44r-44v - Serie di aggiunte varie al trattatello precedente (c. 44r: nota sugli epicicli, più un'aggiunta al libro 4°, intitolata: «+ In .4°. ante observationem trium eclipsium»; c. 44v: aggiunta al libro 12°, intestata «In prin.° 12i» e datata in fine: «6. Jun. 1569.»); ancora sulla stessa c. un timbro della Bibl. Regia.

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