Consiglio di Corso di Laurea



composizione consiglio
regolamento tesi e tesine
prova di lingua inglese
commissioni
regolamento facoltà
regolamento didattico di ateneo



COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA A.A. 2000-2001

PROVA DI LINGUA INGLESE
(Del. n. 52 - 22.09.94 - Ccl in Matematica)

Per quanto riguarda la prova di lingua inglese prevista dal nuovo Statuto il Presidente illustra le proposte avanzate dalla Commissione Didattica. Dopo un'ampia ed approfondita discussione il Consiglio approva il seguente regolamento:

1) L'esame di lingua inglese viene svolto da una Commissione costituita da tre docenti eletti dal Consiglio di corso di laurea tra i docenti del Dipartimento di Matematica. Detta Commissione viene rinnovata annualmente e si riunisce tre volte l'anno.

2) Lo studente può chiedere di sostenere la prova di lingua inglese in un anno qualunque del corso di studi.

3) Il risultato della valutazione dell'esame può essere unicamente: approvato o non approvato; nel secondo caso lo studente dovrà ripetere l'esame.

4) L'esame consiste nella traduzione dalla lingua inglese di un brano preso da un testo di matematica.

5) Nella fase transitoria, che riguarda gli studenti provenienti dal vecchio ordinamento, la prova di lingue viene svolta dalla Commissione Tesine contestualmente con la discussione della tesina stessa.



COMMISSIONE DIDATTICA DEL CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA

La Commissione Didattica del Corso di Laurea per l'anno accademico in corso è composta dai Professori:

M.K. Venkatesha Murthy
Maurizio Pratelli
Carlo Silli

COMMISSIONE TESINE

La Commissione Tesine del Corso di Laurea per l'anno accademico in corso è composta dai Professori:

Francesca Acquistapace
Paolo Acquistapace
Luca Gemignani
Carlo Silli




REGOLAMENTO DELLA FACOLTÀ DI S.M.F.N.

Il Rettore con Decreto 17 Marzo 1998, n. 01-506 ha approvato il seguente regolamento della Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.

Articolo 1

1.1 - Definizione della facoltà

La Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali è la struttura dell'Università di Pisa che persegue lo sviluppo scientifico e professionale delle Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali attraverso l'organizzazione ed il coordinamento delle attività didattiche, nonché la gestione dei posti di professore e di ricercatore inerenti i seguenti Corsi di Studio:

- Corso di Diploma Universitario in Chimica
- Corso di Diploma Universitario in Metodologie Fisiche
- Corso di Diploma Universitario in Informatica
- Corso di Laurea in Chimica
- Corso di Laurea in Chimica Industriale
- Corso di Laurea in Informatica
- Corso di laurea in Fisica
- Corso di Laurea in Matematica
- Corso di Laurea in Scienze Ambientali
- Corso di Laurea in Scienza dei Materiali
- Corso di Laurea in Scienze Biologiche
- Corso di Laurea in Scienze Geologiche
- Corso di Laurea in Scienze naturali
nonché di tutti i Corsi di Studio che nel futuro saranno inseriti nello Statuto ed attivati dalla Facoltà stessa.

1.2 - Composizione della Facoltà

La Facoltà è composta dagli studenti iscritti ai Corsi di Studio di cui al paragrafo 1.1, dai docenti (professori di prima e seconda fascia, ricercatori, assistenti del ruolo ad esaurimento) in organico e dal personale tecnico-amministrativo attribuito alla Facoltà secondo le norme definite dallo Statuto.

1.3 - Aree Disciplinari

Al fine di poter individuare una ripartizione dei docenti omogenea dal punto di vista disciplinare e culturale, diversa da quella didattica dei CCS, la Facoltà è articolata in Aree Disciplinari (AD), individuate come:

- Area di Chimica
- Area di Fisica
- Area di Informatica
- Area di Matematica
- Area di Scienze Biologiche
- Area di Scienze della Terra

L'Area Disciplinare è una articolazione organizzativa interna della Facoltà deputata a raccogliere le istanze, organizzare le attività e proporre gli interventi atti a perseguire lo sviluppo scientifico nell'ambito dell'area stessa. La sua attività si esplica tramite rappresentanti eletti negli organi di Facoltà che ne prevedano la partecipazione e nell'ottica di uno sviluppo razionale ed equilibrato fra le varie aree presenti in Facoltà.
Costituiscono l'Area Chimica i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale;
costituiscono l'Area di Scienze Biologiche i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono ai dipartimenti di Scienze Botaniche, di Scienze dell'Uomo e dell'Ambiente, di Etologia, Ecologia ed Evoluzione, di Fisiologia e Biochimica;
costituiscono l'Area di Scienze della Terra i docenti, membri della facoltà, che afferiscono al Dipartimento di Scienze della Terra;
costituiscono l'Area Fisica i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento di Fisica;
costituiscono l'Area Informatica i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento di Informatica;
costituiscono l'Area Matematica i docenti, membri della Facoltà, che afferiscono al Dipartimento di Matematica.

Il Consiglio di Facoltà delibera, su richiesta degli interessati, l'Area Disciplinare di afferenza dei docenti, membri della Facoltà, che non rientrano nelle categorie sopra definite o che intendano afferire ad un'AD diversa da quella per loro sopra definita.

1.4 - Dipartimenti e Centri Interdipartimentali affini

Sono considerati "affini " alla Facoltà i sottoelencati Dipartimenti e Centri interdipartimentali nei quali sono sviluppati settori di ricerca e relativi insegnamenti facenti capo ai SSD di competenza della Facoltà e/o che forniscono strutture, servizi e personale per lo svolgimento delle attività didattiche dei CCS della Facoltà:
Centro interdipartimentale di servizi per la didattica delle Scienze Biologiche e Naturali "R. Nobili"
Centro interdipartimentale di servizi "Polo Didattico L. Fibonacci"
Centro interdipartimentale "Museo di Storia Naturale e del Territorio"
Dipartimento di Chimica
Dipartimento di Etologia, Ecologia ed Evoluzione
Dipartimento di Fisica
Dipartimento di Fisiologia e Biochimica
Dipartimento di Informatica
Dipartimento di Matematica
Dipartimento di Scienze Botaniche
Dipartimento di Scienze dell'Uomo e dell'Ambiente
Dipartimento di Scienze della Terra

Vengono inoltre riconosciute di interesse della facoltà le seguenti entità museali e scientifiche:
Centro per la conservazione e lo studio degli strumenti scientifici
Dipartimento di Scienze Archeologiche
Orto Botanico
Museo Botanico

Articolo 2
Organi della Facoltà
Sono organi della Facoltà:
- il Preside
- il Consiglio di Facoltà
- il Consiglio di Corso di Studio
- il Comitato di Presidenza
Articolo 3
Il Preside

3.1 - Funzioni ed attribuzioni

Il Preside rappresenta la facoltà ed è membro di diritto del Senato Accademico.
Il Preside ha funzioni di iniziativa e di promozione nell'ambito della Facoltà ed è garante della rispondenza degli atti della Facoltà alle leggi dello Stato ed allo statuto dell'Università di Pisa.
Il Preside esercita le attribuzioni a lui demandate dall'ordinamento universitario nazionale, dallo statuto dell'Università di Pisa e dai rispettivi regolamenti. In particolare spetta al Preside:
a - convocare e presiedere il Consiglio di Facoltà e dare attuazione alle relative deliberazioni;
b - adottare provvedimenti di urgenza su argomenti di competenza del Consiglio di Facoltà. I provvedimenti adottati saranno sottoposti per ratifica al Consiglio di Facoltà nella sua prima adunanza successiva.
c - assicurare il regolare svolgimento delle attività didattiche, di norma delegandone l'organizzazione, la sovrintendenza e la vigilanza ai presidenti dei Consigli di Corso di Studio;
d - dare applicazione ai provvedimenti relativi alle materie delegate ai CCS;
e - assicurare il funzionamento dei servizi di Facoltà;
f - redigere la relazione annuale sull'andamento delle attività della Facoltà;
g - nominare, su proposta dei Consigli di Corso di Studio interessati, le commissioni per il conseguimento dei titoli accademici;
h - designare, tra i professori di ruolo di prima fascia, un Vicepreside che lo supplisca in tutte le sue funzioni in caso di impedimento od assenza.

3.2 - Il Decano

In caso di dimissioni o decadimento, nonché in caso di assenza o impedimento del Preside e del Vicepreside, le funzioni del preside sono svolte dal Decano dei professori di ruolo di prima fascia secondo quanto previsto dall'art. 23.9 dello Statuto.

3.3 - Elezione del Preside

Il Preside è eletto dal Consiglio di facoltà, a scrutinio segreto, tra i professori di ruolo di prima fascia della Facoltà in regime di impegno a tempo pieno la cui candidatura sia stata presentata prima di ogni turno di votazione.
Il Preside è eletto a maggioranza assoluta degli aventi diritto nella prima votazione ed a maggioranza assoluta dei votanti nella seconda votazione. Nel caso di mancata elezione si ricorre al ballottaggio tra i due candidati più votati nella seconda votazione. Ai sensi dell'art. 23.6 dello Statuto ogni turno di votazione è valido se vi abbia partecipato almeno la metà più uno degli aventi diritto. Per procedere all'elezione il Decano convoca una seduta straordinaria del Consiglio di Facoltà almeno un mese prima della scadenza del Preside in carica con all'ordine del giorno la presentazione delle candidature. In tale seduta il Decano nomina la Commissione Elettorale di tre membri di cui almeno uno professore di ruolo, e indice le votazioni entro i cinque giorni seguenti.
Terminata la votazione la commissione procede immediatamente allo spoglio delle schede ed al conteggio dei voti, ed il Decano comunica i risultati all'assemblea e procede alla proclamazione dell'eletto. Delle operazioni di voto e dei risultati sarà tenuto verbale a cura del presidente della Commissione elettorale.

3.4 - Durata della carica

Il Preside dura in carica quattro anni. Egli non può essere eletto per più di due mandati consecutivi.

3.5 - Nomina del Preside e del Vicepreside

Il Preside ed il Vicepreside sono nominati dal Rettore con proprio decreto.

Articolo 4
Il Consiglio di Facoltà (CdF)

4.1 - Composizione

Il Consiglio della Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali è composto da:
- tutti i professori di ruolo e fuori ruolo della Facoltà;
- tutti i ricercatori universitari della Facoltà;
- sei rappresentanti del personale tecnico-amministrativo della Facoltà;
- i rappresentanti degli studenti iscritti alla Facoltà.

La partecipazione al CdF è riservata ai membri del CdF medesimo. Possono partecipare alle sedute del CdF, senza diritto di voto e per quelle parti dell'ordine del giorno non riservate a specifiche componenti, i responsabili tecnici delle strutture didattiche e scientifiche che, con apposita delibera, il CdF riterrà di definire di interesse generale per la Facoltà stessa. Possono altresi' essere invitati esperti e persone informate sui fatti per rendere al CdF relazioni su specifiche questioni, anche esprimendo opinioni.

4.1.1 - I rappresentanti del personale tecnico-amministrativo

Le elezioni per i rappresentanti del personale tecnico-amministrativo vengono indette dal Preside e sono riservate, come elettorato sia passivo che attivo, al personale tecnico amministrativo in servizio presso le Facoltà e ai membri della categoria attribuiti alla Facoltà dai Consigli di Dipartimento di appartenenza, su motivata proposta degli interessati. Gli eletti durano in carica quattro anni.

4.1.2 - I rappresentanti degli studenti

Il numero dei rappresentanti degli studenti è dato dalla somma di due addendi con arrotondamento all'intero più vicino. Il primo addendo è pari al due per mille del numero degli studenti iscritti alla Facoltà, mentre il secondo addendo è pari al cinque per cento del numero dei professori di ruolo. Tale numero viene calcolato ad ogni scadenza elettorale dalla Segreteria di Facoltà e non è aggiornabile prima della scadenza successiva. L'elettorato passivo è riservato a tutti gli studenti della Facoltà.
Le elezioni dei rappresentanti degli studenti sono indette dal Rettore ed organizzate dall'Ufficio Elettorale dell'Università di concerto con la Segreteria della Facoltà. Gli eletti durano in carica due anni.

4.1.3 - Sostituzione dei rappresentanti eletti

In caso di decadimento o dimissioni precedenti la scadenza del mandato di un rappresentante del personale tecnico amministrativo o degli studenti, gli subentrerà il primo dei non eletti nella categoria specifica e nella, eventuale, lista di appartenenza. Qualora ciò non sia possibile e fino a sei mesi prima della naturale scadenza si deve fare ricorso ad elezioni suppletive.

4.2 - Competenze e funzioni

Il CdF esercita tutte le attribuzioni che gli sono demandate dall'ordinamento universitario nazionale, dallo statuto e dai relativi regolamenti. In particolare, ai sensi dell'art. 24, par. 1, dello Statuto dell'Università di Pisa, al CdF compete:
a) programmare e definire l'utilizzazione delle risorse umane e materiali di cui la Facoltà dispone;
b) approvare gli ordinamenti dei Corsi di Studio proposti dai rispettivi Consigli;
c) discutere, programmare e predisporre, sulla base delle esigenze manifestate dai Consigli di Corso di Studio, le iniziative opportune per lo sviluppo della Facoltà da presentare al Senato Accademico in vista della predisposizione dei Piani Pluriennali di Sviluppo dell'Ateneo di cui all'art. 17 dello Statuto;
d) procedere, in previsione della Programmazione Didattica Annuale della Facoltà, all'attivazione ed alla disattivazione degli insegnamenti ed all'espletamento dei relativi bandi ed all'attribuzione dei compiti didattici ai ricercatori, sulla base delle delibere dei Consigli di Corso di Studio;
e) procedere alla Programmazione Didattica Annuale della Facoltà provvedendo, in particolare alla attribuzione degli affidamenti e delle supplenze, sulla base delle delibere dei Consigli di Corso di Studio;
f) procedere alla richiesta di nuovi posti in organico di professore di ruolo e di ricercatore tenuto conto delle necessità espresse dai Consigli di Corso di Studio e dai Consigli di Dipartimento affini e sentita la Commissione per il Personale;
g) procedere alla destinazione dei posti in organico di professore di ruolo e di ricercatore;
h) provvedere alla chiamata dei professori di ruolo e dei ricercatori;
i) approvare la relazione annuale sulla attività della facoltà predisposta dal Preside;
j) deliberare il regolamento di Facoltà;
k) approvare i regolamenti dei singoli corsi di studio predisposti dai rispettivi Consigli.

Per le deliberazioni relative agli argomenti di cui alle lettere g) e h), la seduta del CdF è ristretta: ai professori di prima fascia di ruolo e fuori ruolo; ai professori di ruolo e fuori ruolo; ai professori di ruolo, e fuori ruolo ed ai ricercatori quando le destinazioni e le chiamate siano relative rispettivamente ai posti di professore di prima fascia, professori di seconda fascia, ricercatore. Tali deliberazioni devono tener conto di quanto deliberato dal Consiglio di facoltà nella sua interezza relativamente ai punti c) e f).

4.3 Organizzazione dei lavori

4.3.1 - Segretario verbalizzante

Durante le sedute del CdF le funzioni di Segretario verbalizzante sono svolte dal professore di prima fascia presente con la minore anzianità nel ruolo o, a parità di anzianità nel ruolo, dal più giovane d'età.

4.3.2 - Convocazione delle sedute

Le sedute del CdF sono convocate dal Preside con comunicazione scritta contenente l'ordine del giorno fatta pervenire a tutti i membri del CdF presso i Dipartimenti di afferenza o, per i rappresentanti degli studenti, presso le strutture didattiche della Facoltà, con un anticipo di almeno sei giorni sulla data dell'adunanza, salvo casi d'urgenza. La documentazione relativa all'ordine del giorno è a disposizione dei membri del CdF presso la segreteria del Preside.

4.3.3 - Ordine del giorno

L'ordine del giorno di ciascuna seduta viene definito dal Preside sentito il Comitato di presidenza. I membri del CdF possono ottenere l'inserimento in esso di specifici argomenti tramite richiesta scritta firmata da almeno quindici componenti il CdF.

4.3.4 - Calendario delle sedute

Il CdF si riunisce in seduta ordinaria almeno tre volte per ogni anno accademico, secondo un calendario definito dal preside e comunicato ai membri del CdF all'inizio di ogni anno accademico. Eventuali sedute straordinarie potranno essere convocate dal preside, o su propria iniziativa o, entro 20 giorni dalla richiesta, su richiesta motivata ed avanzata da un Consiglio di Corso di Studio o da almeno il 15% dei componenti il CdF.

4.3.5 - Numero legale e validità delle sedute

Per la validità delle sedute vale quanto previsto dall'art. 49 dello Statuto.
Il numero legale viene verificato all'inizio di ogni seduta ed ogniqualvolta ciò sia richiesto da uno dei presenti, purché la richiesta non venga avanzata dopo che il Preside ha dato inizio ad una votazione.

4.3.6 - Mozione d'ordine

La modifica dell'ordine di trattazione dei punti all'ordine del giorno può essere richiesta in qualsiasi momento da un membro del CdF con una mozione d'ordine che deve essere approvata a maggioranza dei presenti.

4.3.7 - Mancanza del numero legale; sospensione delle sedute

Qualora, durante una seduta del CdF, venga a mancare il numero legale, il preside sospenderà i lavori e riconvocherà il CdF di norma per lo stesso giorno della settimana successiva con all'ordine del giorno tutti i punti che non sono stati discussi. Qualora la seduta debba essere sospesa per motivi diversi dalla mancanza del numero legale, il preside aggiornerà la seduta in data non posteriore al settimo giorno dalla sospensione.

4.3.8. - Validità delle deliberazioni del CdF

Le deliberazioni del CdF riguardanti:
- le destinazioni a concorso od a trasferimento dei posti di professore di ruolo;
- le chiamate su posti di professore di ruolo;
devono essere adottate con il voto favorevole della maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.

Tutte le altre deliberazioni del CdF devono essere adottate con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei presenti. In caso di parità prevale il voto del preside.

Il voto sulle deliberazioni sarà espresso di norma in modo palese.
Se una deliberazione riguarda personalmente uno dei presenti, questo si assenterà dalla seduta durante la discussione e la votazione. Di ciò deve rimanere traccia nel verbale.

4.3.9. - Verbalizzazione delle sedute del CdF

Il verbale delle sedute del CdF è steso dal Segretario verbalizzante. Il verbale riporta in forma sintetica la discussione relativa ai diversi punti dell'ordine del giorno, le deliberazioni ed i risultati delle votazioni. I membri del CdF possono richiedere l'inserimento integrale a verbale dei loro interventi fornendone, all'atto dell'intervento medesimo, copia scritta al Segretario verbalizzante. Copie conformi dei verbali definitivi sono consultabili a richiesta dei membri del CdF presso la Segreteria della Facoltà.

Articolo 5
Il Comitato di Presidenza (CoP)

Al fine di rendere più funzionale ed efficiente il CdF, viene costituito un Comitato di Presidenza (CoP) col compito di coordinare le attività del CdF e delle Commissioni di Facoltà, di istruire gli argomenti da discutere nei CCS e nel CdF, di deliberare sugli argomenti delegatigli nei limiti previsti dallo Statuto del CdF, di esprimere parere al Preside sui provvedimenti di urgenza da prendere.

5.1. - Composizione

Il CoP è composto da:
(a) il Preside, che lo presiede;
(b) il Vicepreside;
(c) i Presidenti dei CCS o, in caso di assenza o impedimento, dai Vicepresidenti;
(d) i Direttori dei Poli Didattici
(e) un professore associato e un ricercatore per ognuna delle sei aree disciplinari di cui al punto 1.3;
(f) un Direttore (o suo rappresentante, membro della Facoltà) dei dipartimenti affini per ogni area disciplinare;
(g) un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, e specificatamente quello piùvotato tra i sei rappresentanti eletti nei CdF;
(h) tre rappresentanti degli studenti, eletti nel proprio ambito dai rappresentanti degli studenti nel CdF.

5.1.1. - I rappresentanti del personale docente

Per l'elezione dei rappresentanti del personale docente nel CoP i docenti (professori di ruolo e ricercatori) membri della facoltà sono raggruppati in sei corpi elettorali separati, uno per ciascuna area Disciplinare. Ogni elettore può esprimere un solo voto. Risulteranno eletti per ogni area il professore associato e il ricercatore più votati. Le elezioni saranno bandite dal preside entro 30 giorni dalla sua nomina.
Qualora si renda necessaria la sostituzione di un rappresentante eletto, egli viene sostituito dal primo dei non eletti nella stessa Area, sempre con la clausola che egli non sia della stessa categoria dell'altro membro eletto. Non possono essere eletti candidati che abbiano riportato meno di tre voti; in tale evenienza si procede ad una nuova votazione nel corso della prima riunione utile del CdF senza riserve di appartenenza dell'eletto ad una particolare categoria.

5.2. - Competenze

Su delega del CdF al CoP compete:
a) programmare e definire l'utilizzazione delle risorse umane e materiali di cui la Facoltà dispone;
b) approvare gli ordinamenti dei Corsi di Studio proposti dai rispettivi Consigli;
c) approvare i regolamenti delle attività didattiche dei singoli corsi di studio predisposti dai rispettivi Consigli;
d) procedere annualmente alla programmazione didattica provvedendo in particolare, alla attivazione degli insegnamenti ed alla attribuzione degli affidamenti e delle supplenze;
e) definire, sulla base delle necessità esposte dai CCS e dalle proposte dei CdD, i compiti didattici dei ricercatori;
f) promuovere iniziative atte a diffondere e valorizzare all'interno ed anche all'esterno della Facoltà le risorse culturali della Facoltà stessa e le ricerche compiute dai suoi membri, anche attraverso la nomina di apposite commissioni.

Il riesame in Consiglio di Facoltà delle delibere del CoP relative a materie previste dalle deleghe avviene qualora ne faccia richiesta almeno un decimo dei componenti del Consiglio di Facoltà o il 50% dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di Facoltà.

Al CoP compete inoltre di coadiuvare il Preside nelle sue mansioni, in particolare:
- tenendo i rapporti con gli altri organi universitari e con l'Amministrazione;
- istruendo le pratiche di ordinaria amministrazione;
- preparando l'odg di ogni seduta del CdF;
- predisponendo le delibere da sottoporre per l'approvazione al CdF per quanto riguarda la definizione della programmazione didattica annuale della Facoltà, sulla base delle delibere dei Consigli dei CCS e dei pareri dei Dipartimenti affini;
- coordinando i lavori delle Commissioni di Facoltà, fornendo ad esse i criteri generali per lo svolgimento delle loro funzioni;
- coordinando e verificando il regolare svolgimento dell'attività didattica per quanto concerne l'utilizzo delle aule e delle altre strutture didattiche;

5.3. - Organizzazione dei lavori

5.3.1. - Presidenza delle sedute

Il CoP è presieduto dal Preside o, in caso di assenza ed impedimento, dal Vicepreside.

5.3.2. - Segretario verbalizzante

Durante le sedute del CoP le funzioni di Segretario verbalizzante sono svolte dal professore di ruolo presente con la minore anzianità nel ruolo o, a parità di anzianità nel ruolo, dal più giovane d'età.

5.3.3. - Convocazione delle sedute

Le sedute del CoP sono convocate dal Preside con comunicazione scritta contenente l'ordine del giorno fatta pervenire con un anticipo di almeno sei giorni sulla data dell'adunanza. La documentazione relativa all'ordine del giorno è a disposizione dei membri del CoP presso la segreteria del Preside.

5.3.4. - Ordine del giorno

L'ordine del giorno di ciascuna seduta viene definito dal Preside. L'inserimento in esso di specifici argomenti può essere ottenuto tramite richiesta scritta firmata da almeno tre membri del CoP o quindici componenti il CdF.

5.3.5 - Validità delle sedute e delle deliberazioni

Il numero legale necessario per la validità delle sedute del CoP si ottiene sottraendo dal numero totale dei componenti il numero degli assenti giustificati e quindi calcolando la metà più uno di tale differenza e comunque non può essere inferiore al 30%, con arrotondamento in eccesso, dei componenti.
Le deliberazioni del CoP devono essere adottate con il voto favorevole di almeno due terzi dei presenti.

Il voto sulle deliberazioni sarà espresso in modo palese.

5.3.6. - Verbalizzazione delle sedute del CoP

Il verbale delle sedute del CoP è steso dal Segretario verbalizzante. Il verbale riporta in forma sintetica la discussione relativa ai diversi punti dell'ordine del giorno, le deliberazioni ed i risultati delle votazioni. I membri del CoP possono richiedere l'inserimento integrale a verbale dei loro interventi fornendone copia scritta al Segretario verbalizzante. Copie conformi dei verbali definitivi sono consultabili a richiesta dei membri del CdF presso la segreteria della Facoltà.

Articolo 6
Le Commissioni di Facoltà

Il CdF ed il CoP si avvalgono per il loro funzionamento di tre Commissioni permanenti nonché di altre Commissioni temporanee che il CdF od il CoP riterranno di dover istituire. Tutte le Commissioni hanno il compito di studiare, coordinado e mediando tra le diverse esigenze, quei problemi che coinvolgano più Corsi di Studio o più Aree Disciplinari.
Le Commissioni hanno sede presso la Presidenza della facoltà che provvede a prepararne ed archiviarne gli atti. Alle riunioni può partecipare, su richiesta del Presidente della Commissione, un'unità di personale di idonea qualifica in servizio presso la segreteria della presidenza, designata dal preside, con funzioni di segratario verbalizzante.

6.1. - La Commissione Didattica

A norma dell'art.26 dello Statuto, presso la Facoltà è istituita una Commissione Didattica con poteri propositivi nei confrontoidel CdF e del CoP.

6.1.1. - Composizione

La Commissione è composta da:
- il Preside che la presiede;
- i Presidenti delle Commissioni Didattiche dei CCS o, in mancanza, un rappresentante del personale docente eletto da
ciascun CCS;
- un rappresentante degli studenti per ciascun CCS

6.1.2. - Competenze

La Commissione ha il compito di valutare la funzionalità e l'efficacia delle attività formative, e l'efficienza dei servizi didattici forniti dalla Facoltà.
La Commissione ha anche il compito di proporre e coordinare iniziative per l'orientamento degli studenti delle Scuole medie Superiori alla scelta del CCS universitario.
Alla fine di ogni anno accademico la Commissione redige una relazione sullo stato della didattica e sul complesso dei relativi servizi forniti agli studenti. Nella relazione potranno essere formulate proposte di interventi, predisposte anche sulla base delle carenze e degli inconvenienti eventualmente riscontrati. La relazione è oggetto di esame e discussione in uno specifico punto all'odg di una seduta del CdF, di regola la seconda dell'anno accademico.

6.2. - Le Altre Commissioni

I rappresentanti delle AD nelle Commissioni di Facoltà vengono designati nel corso di un'assemblea del Dipartimento affine all'area cui aderisca il numero maggiore di docenti dell'AD stessa, allargata a tutti i docenti dell'AD.

6.2.1. - La Commissione per il Personale

La Commissione è composta da due professori di ruolo per ogni Area disciplinare.
La Commissione elegge al suo interno un Presidente.
I membri docenti della Commissione sono eletti dalle diverse Aree Disciplinari e restano in carica quattro anni. I membri della Commissione, qualora siano legittimamente impediti, possono essere sostituiti nel corso del loro mandato dalle Aree Disciplinari che li hanno eletti.
La Commissione ha il compito di definire i criteri per la ripartizione dei posti di personale docente assegnati alla facoltà. Alla Commissione compete anche la definizione di criteri relativi alla distribuzione delle risorse per gli affidamenti didattici, per i professori a contratto, per i viaggi di istruzione e le lezioni fuori sede.

6.2.2. La Commissione per le Aule, le attrezzature Didattiche e le Biblioteche

La Commissione si occupa dei problemi generali riguardanti le attrezzature didattiche e le biblioteche utilizzate dagli studenti della Facoltà.
In particolare la Commissione provvede a:
- definire i criteri per la ripartizione dei contributi destinati alle attrezzature didattiche ed alle biblioteche nel bilancio
annuale della Facoltà;
- formulare le proposte per l'applicazione di tali criteri ai casi specifici;
- studiare i problemi di reperimento ed utilizzazione delle aule necessarie allo svolgimento delle attività didattiche della
Facoltà.
La Commissione è composta da
- due rappresentanti del personale docente designati da ogni Area Disciplinare
- due rappresentanti degli studenti designati dai rappresentanti degli studenti nel CdF;
- un rappresentante del personale tecnico-amministrativo designato dai rappresentanti della categoria nel CdF.
La Commissione elegge al suo interno un Presidente.
I membri della Commissione eletti dalle diverse Aree Disciplinari e dai rappresentanti del personale tecnico-amministrativo restano in carica 4 anni mentre i rappresentanti degli studenti restano in carica due anni. I membri della Commissione, qualora siano legittimamente impediti, possono essere sostituiti nel corso del loro mandato dalle Aree Disciplinari che li hanno designati.

Articolo 7
Servizi di Facoltà e Gestione amministrativo-contabile

I servizi di Facoltà sono:
- l'Ufficio di Presidenza, con la mansione di assistere direttamente il Preside nello svolgimento delle sue funzioni, dal medesimo Preside coordinato ed organizzato;
- la Segreteria, intesa come struttura dotata di personale ed attrezzature proprie, finalizzate alla gestione amministrativa della Facoltà, al sostegno dell'operato del CdF, del CoP, dei CCS, e delle Commissioni, al mantenimento degli archivi della facoltà e dei CCS;
- i locali per riunioni, le aule ed altre strutture didattiche di cui la Facoltà ritenga opportuno dotarsi in proprio per lo svolgimento delle sue funzioni specifiche quali le sedute del CdF, le riunioni ed i convegni scientifici, le lezioni straordinarie, le riunioni delle Commissioni e del CoP, le procedure elettorali e quant'altro non ricada in quanto previsto dall'art. 31.3, comma d, dello statuto.
La Facoltà, costituita in centro di spesa agli effetti del Regolamento di Ateneo per l'Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, opera, secondo principi di autonomia e responsabilità, in base agli strumenti ed ai criteri di gestione per essa stabiliti dal Regolamento summenzionato.

Articolo 8
Modifiche di regolamento

Il presente Regolamento può essere modificato con apposita delibera del CdF, approvata a maggioranza degli aventi diritto.
Le proposte di modifica possono essere avanzate dal Preside, dal Comitato di Presidenza oppure, per iscritto da almeno trenta membri del CdF. Le proposte, in quest'ultimo caso, dovranno pervenire al Preside almeno venti giorni prima della seduta del CdF nel quale si intende presentarle. Il Preside invierà copia della proposta di modifica del Regolamento a tutti i membri del CdF insieme alla convocazione della seduta.

Norme finali e Transitorie

Il membro elettivo di un organo che ne divenga anche membro di diritto, decade dalla carica elettiva ed è sostituito con le modalità previste dal presente regolamento in caso di dimissioni od impedimento.

Abbreviazioni usate nel documento

AD = Area Disciplinare
CCDU= Consiglio di Corso di Diploma Universitario
CCL= Consiglio di Corso di Laurea
CCS= Consiglio di Corso di Studi
CdD= Consiglio di Dipartimento
CDU= Corso di Diploma Universitario
CdF= Consiglio di Facoltà
CdL= Corso di Laurea
CdS= Corso di Studi
CoP= Comitato di Presidenza
odg= ordine del giorno
SSD= Settore Scientifico-disciplinare