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Sphaericorum epitome
 Introduzione
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Sphaericorum epitome Introduzione

12 ott. 2005


A cura di
Paolo Freguglia


Introduzione

1  Presentazione

Si tratta di un breve trattato manoscritto che da un lato ha carattere di compendio e dall'altro di presentazione esemplificativa in particolare dell'uso delle tavole trigonometriche ed astronomiche. Inizia richiamando i fondamentali riferimenti della Scientia Sphaeralium triangulorum, che sono appunto i trattati di Teodosio, di Menelao ed il suo. Altrettanto importanti in riferimento a cruciali applicazioni sono le tavole (Tabula sinus recti, Tabula foecunda, Tabula Benefica e le tavole generali delle declinazioni e delle ascensioni).

Maurolico comincia poi con richiamare gli elementi, associati all'uso di una specifica tavola, di un triangolo. Egli dapprima richiama la struttura delle tavole con riferimento ad un qualunque triangolo .abc. retto in .b. nel quale .bd. cade a sua volta perpendicolare sul lato .ac. Viene chiamato sinus totus il seno dell'angolo in .c. (determinato da Maurolico con il lato .ab.) e sinus rectus il seno dell'angolo in .a. (determinato dal lato .bd.). Allora .bc. deve essere cercato nella Tabula foecunda in corrispondenza dell'angolo .a., il raggio .ac. che corrisponde sempre all'angolo .a. va cercato nella Tabula Benefica e il sinus rectus, sempre per .a. nella relativa tavola.

Troviamo dunque esempi specifici a seconda del valore dell'angolo in .a. (ove vengono scelti valori facili da considerare come 30°, oppure 45° o ancora 60°). Dice appunto il Nostro:

Quae omnia cuilibet vel mediocriter in Geometria erudito pervia sunt; hactenus ad notitiam trium tabularum.

Dopo questi argomenti prettamente geometrici, Maurolico passa all'illustrazione esemplificativa dell'uso delle tavole generali di declinazione e di ascensione (ad es. Pro differentia ascensionali, Pro latitudine ortus astri) trattando cosė aspetti ed esempi tipicamente astronomici. Il testo è diviso in piccoli capitoli dedicati appunto ad esempi relativi all'uso delle tavole predette. In chiusura del testo troviamo scritto:

Haec aggregata sunt: ut in prompta sit speculatio et Praxis. 27. septembris. 1571

Seguono aggiunte al testo in data 28 settembre , 1 e 2 ottobre 1571 dove segue lesemplificazione delle regole:

Adducam exempla per singulas regulas. Stellae longitudo sit in 17 graduum, latitudo septentrionalis graduum .5. quaeritur eius declinatio. [...]

2  Tradizione e novità

LEpitome si colloca, relativamente al corpus mauroliciano, nel contesto delle tavole trigonometriche ed astronomiche e nell'uso di esse. Come è noto la realizzazione di tavole era uno dei compiti che anche matematici del calibro di Regiomontano e Viète, si impegnarono a realizzare. LEpitome è un manoscritto realizzato quattro anni prima della morte e tredici anni dopo la pubblicazione delle tavole (che sono quelle del tipo previsto nell'Epitome) che compaiono nel volume del 1558 e non era programmato (almeno stando al titolo) nell'Index lucubrationum che troviamo pubblicato in questo volume ed in realtà non figura in nessun Index lucubrationum. In relazione al quale, appunto, se si esclude come si diceva - il diretto rapporto con le tavole in esso pubblicate (Tabella sinus recti, f. 65, Tabella Foecunda, f. 65v, Tabella Benefica, f. 66, Tabella declinationum et ascensionum, f. 66v) con i trattati in esso contenuti ha molto poco a che vedere se non il richiamo ad essi ed all'oggetto delle relative tematiche generali.

3  Contestualizzazione

Il trattato di per sé rientra in qualche modo nella tradizione dei compendi, con la novità di un deciso aspetto illustrativo di esempi ed applicazioni. Seppur in modo diverso, il richiamo analogico va al Compendium mathematicae pubblicato nel volume del 1558, dove peraltro in termini tecnici vengono sintetizzati i contenuti dei tre principali trattati sulle sferiche che compaiono nel volume medesimo. Ma appunto il taglio dell'Epitome sembra essere senzaltro meno impegnativo, più didattico manualistico.

4  Testimone

La Sphaericorum Epitome. Cum regulis ad tab. Sinuum, foecundam et Beneficam pertinentibus demonstrans costituita da nove folii è contenuta nel manoscritto autografo di Maurolico catalogato F.L. 7472A (mss. del Fonds Latin della Bibl. Nat. di Parigi). Questo manoscritto contiene una raccolta di 33 tra tavole, tabelle e testi realizzati in vari periodi e messi insieme da Maurolico nel 1571.

5  Fonte

La fonte di riferimento per Maurolico è Regiomontano.

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