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Il Mauro-Tex

Jean-Pierre Sutto

upd. 6 lul. 2002, 4 feb. 2003



Questa pagina presenta una sintetica descrizione del linguaggio che abbiamo adottato per la trascrizione e l'edizione elettronica dei testi. Ulteriori informazioni si possono ottenere scrivendo all'indirizzo: maurolico@dm.unipi.it

1  Un linguaggio per la trascrizione e l'edizione originale

Abbiamo sviluppato un linguaggio originale per la trascrizione e l'edizione dei testi che consente di collazionare un numero qualsiasi di testimoni. Sviluppato nell'ambito del progetto di edizione delle opere scientifiche di Francesco Maurolico, prende il nome di Mauro-TeX. Si propone di:

  • fornire il testo critico di un'opera che tenga conto di tutta la tradizione manoscritta ed a stampa e che rispetti determinati standard di qualità e di eleganza filologica;

  • registrare, attraverso l'utilizzo di un opportuno sistema di descrizione, un elevato numero di informazioni filologiche relative al testo. Queste informazioni possono essere manipolate elettronicamente, in modo da permettere, in particolare, il recupero integrale dei diversi testimoni sui quali è stato costruito il testo critico;

  • costruire un sistema di trascrizione elettronica che si serva di strumenti semplici e che sia compatibile con tutte le piattaforme informatiche;

  • uniformare, nell'ambito di un gruppo di collaboratori numeroso, la presentazione ed i criteri editoriali.

Per fare tutto questo, è stato sviluppato un linguaggio costruendo opportuni comandi `filologici" che fanno riferimento al LATEX.

2  LATEX

TEX e LATEX sono dei preprocessori di testo. Noi utilizziamo il secondo, che rappresenta una versione moderna del primo. Il funzionamento del LATEX si basa su di un insieme di comandi inseriti nel testo (scritto, ad esempio, in ASCII) che consentono di impartire precise istruzioni al preprocessore e di formattare il testo per visualizzarlo sullo schermo e successivamente stamparlo. Ad esempio, per scrivere in grassetto la parola ``identità" nella frase ``Una proporzione è un'identità di rapporti", si utilizzerà il comando \textbf{identit{\`a}} (oppure {\bf identit{\`a}}) scrivendo con un qualsiasi editore di testo:

Una proporzione {\`e} un'\textbf{identit{\`a}} di rapporti.

Dopo la compilazione del preprocessore LATEX, sarà possibile visualizzare sullo schermo la frase

Una proporzione è un'identità di rapporti.

che si potrà eventualmente stampare. Esiste una vasta gamma di comandi che consentono di costruire un testo comprendente ogni tipo di sfumatura. Essi sono generalmente preceduti dalla barra rovesciata "\" ed alcuni possono racchiudere un parametro fra parentesi graffe "{}".

La possibilità di distinguere il momento della stesura del testo (con i comandi ``filologici") dal processo di visualizzazione, se confrontata con un trattamento standard del testo (wysiwyg), presenta, per i nostri scopi, diversi vantaggi. Innanzi tutto, è sufficiente un semplice text-editor per lavorare a qualsiasi edizione. In secondo luogo, tutte le informazioni necessarie sono contenute in un unico file ASCII: il suo formato elementare consente qualsiasi manipolazione e non pone problemi di compatibilità. I text-editor attualmente più diffusi, colorati e guidati, consentono altresì l'inserimento semi-automatico dei comandi.

Per visualizzare e stampare il documento finale, è tuttavia necessario installare LATEX sul proprio computer. LATEX è disponibile gratuitamente per ogni piattaforma informatica (DOS/Windows, Mac/OS, Unix/Linux, etc.).

Abbiamo quindi sviluppato un linguaggio originale caratterizzato da comandi di tipo "filologico" così come una da opportuna serie di utilities informatiche (delle macro TEX) necessarie per costruire, con LATEX, l'edizione elettronica di un'opera.

3  Il Mauro-TeX

Questo linguaggio, arricchito, come si è detto, di comandi ``filologici", permette dunque di gestire ogni tipo di edizione di testo, scientifico o meno, con apparato critico, note editoriali, figure, ecc., per qualsiasi numero di testimoni. Il ruolo del trascrittore può essere naturalmente distinto da quello dell'editore: il primo registra tutte le informazioni dei testimoni sui quali lavora; il secondo opera le scelte che ritiene necessarie alla costruzione del testo critico, semplicemente modificando alcuni comandi, senza intervenire direttamente sui testimoni. Poche modifiche sono sufficienti perché il LATEX costruisca in maniera diversa sia il testo critico che l'apparato. In questo modo non si perde alcuna informazione ed è sempre possibile ricostruire, se si vuole, il testo integrale di qualsiasi testimone.

I comandi, espressi con una sintassi elementare, consentono l'impaginazione, l'inserimento delle figure, tanto nel testo quanto a margine, l'utilizzo di differenti simboli e delle lettere greche, l'evidenziazione grafica delle diverse parti di una proposizione matematica e della sua dimostrazione, ecc. Ad esempio, la presenza del comando \Folium{A:35r}, che indica un cambio di folio del manoscritto A e l'inizio del folio 35r, consentirà l'inserimento nel testo critico del simbolo "|" e in margine dell'indicazione A:35r. L'inserimento dell'enunciato di una proposizione matematica fra i comandi \begin{Protasis} e \end{Protasis} mette il testo fra essi racchiuso in evidenza, cambiandone tanto il corpo quanto il formato.

I comandi del tipo \VV{} giocano un ruolo essenziale in questo linguaggio, poiché sono quelli che in particolare gestiscono le varianti registrate fra i diversi testimoni. La sintassi di base è molto semplice: ogni testimone è associato ad una lettera maiuscola racchiusa fra due parentesi graffe {}. In questo modo, se i testimoni A, B e C riportano rispettivamente le lezioni

Sit data ratio, sit datus cubus, ...
Sit data gratia, sit datus cubus, ...
Sit data latio, sit datus cubus, ...

il trascrittore scriverà (gli ``a capo" non sono significativi per il Mauro-TeX e permettono di presentare un file sorgente più leggibile):

Sit data \VV{
{A: ratio}
{B: gratia}
{C: latio}
}, sit datus cubus, ...

per ottenere infine:

Sit data ratio1, sit datus cubus, ...


1 ratio A   gratia B   latio C

In seguito, diverse possibilità di intervento consentono all'editore di fare le proprie scelte sul testo scritto con Mauro-TeX. Diamo di seguito due esempi:

  • l'ordine delle parentesi graffe ricopre un ruolo importante, poiché la lezione che si trova racchiusa dalla prima graffa è quella che figura nel testo critico. Se il trascrittore non si è preoccupato dell'ordine in cui ha presentato le varie lezioni, l'editore può indicare senza ambiguità il testo critico e le varianti da accogliere nell'apparato modificando opportunamente l'ordine delle parentesi graffe;

  • il trascrittore deve registrare il maggior numero possibile di varianti e può anche, se lo ritiene utile, segnalare i refusi tipografici, gli errori di ortografia o le differenze di maiuscole. In seguito l'editore, modificando il comando \VV{} in \VB{} (Variante Banale) indicherà al preprocessore che la variante non deve comparire nell'apparato critico.

Il comando \VV{} permette di gestire tutte le situazioni che possono presentarsi al trascrittore e all'editore. La complessità della sua sintassi è direttamente proporzionale a quella della situazione che si trova a descrivere. Tale comando, infatti, è anche in grado di descrivere le omissioni, le lacune, le trasposizioni, le differenti mani che sono intervenute in uno o più manoscritti, ecc.

Altri comandi permettono inoltre la gestione elettronica delle citazioni, di un indice di riferimento, ecc.

Cliccate qui per vedere un esempio di file sorgente Mauro-TeX e la sua trasformazione per il web.

4  Formati PostScript, html, e pdf

Il nostro linguaggio di trascrizione permette, con LATEX, di ottenere un'edizione cartacea PostScript che rispetta dei criteri editoriali e d'eleganza prefissati. Il nostro obiettivo è altresì quello di fare un'edizione elettronica su Internet e su CD-Rom sfruttando gli strumenti che l'informatica e la rete mettono attualmente a nostra disposizione. A questo scopo sono stati sviluppati vari programmi informatici. È possibile trasformare i files Mauro-TeX in files html per poterli vedere su Internet (il sito che state vedendo è stato creato in questo modo). Le pagine html 1 così ottenute permettono la visualizzazione, tramite finestre o ``frames", dell'apparato critico attraverso dei links ipertestuali. I links che permettono di navigare fra le diverse pagine Internet di un'edizione sono situati in modo automatico. Stiamo attualmente lavorando ad uno strumento che gestisca la ricerca nel sito e ad una gestione ipertestuale delle citazioni.

È inoltre possibile trasformare i files Mauro-TeX in modo da ottenere dei files nel formato elettronico pdf. Questo diffuso formato permette di avere in linea una versione che si può scaricare, visualizzare o stampare con una buona qualità tipografica.

5  Licenza GPL e scaricamento dei programmi ("Download")

Il Mauro-TeX è un prodotto libero e gratuito, sotto licenza GPL (GNU General Public License). Viene generosamente messo a disposizione della comunità scientifica. La licenza GPL garantisce la perennità del prodotto libero e l'accesso ai programmi sorgente. In sostanza, essa permette che il Mauro-TeX possa venire utilizzato, copiato, trasformato, liberamente adattato, con la sola condizione che le modifiche apportate siano anch'esse subordinate alla licenza GPL. Potete vedere il testo completo della licenza GPL per conoscere ulteriori dettagli.

Come mostra questo sito, la prima versione pubblica del Mauro-TeX è già in uso, ma resta nondimeno una versione beta:

  • Il manuale Mauro-TeX in versione HTML.

  • Il manuale Mauro-TeX in versione PDF.

  • Le macro del Mauro-TeX per LATEX2e, il manuale Mauro-TeX et il programma di conversione da LATEX a html: mtex.

  • Gli scripti python di gestione del sito Maurolico: mgestion.

  • Uno dizionario ortografico del latino per OpenOffice e il correttore ispell sotto unix: mlatin.

I pacchetti hanno la forma di archivi compressi tgz e contengono i files sorgente dei programmi.

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