7.1 Varianti, omissioni e lacune materiali lunghe7.1.1 Una struttura [longa]7.1.1.1 A cosa serve un campo
Per far in modo di spiegare al Mauro-TEX la situazione
descritta nell'esempio appena fatto
e per potere poi ricostruire il testo dei vari testimoni
occorre introdurre delle nuove macro. Quella fondamentale
è \VV[longa] (Variante Lunga), che ha la seguente
struttura:
\VV[longa]{
{.a.}{.b1.}{.b2.}...{.bn.}
}
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Il campo indicato con .a. serve a far conoscere al Mauro-TEX
la lunghezza del brano e a produrre di conseguenza la prima
parte della nota. I campi indicati con
{.b1.}{.b2.}...{.bn.}
servono invece a
indicare che cosa succede nei vari testimoni non accolti
nel testo critico e nelle loro
mani: nell'Esempio L, B
omette semplicemente, ma potrebbe ad esempio, omettere in lacuna. Inoltre
potrebbe esserci un quarto testimone, D, che dove B omette,
presenta un testo completamente diverso da A e da C, ecc.
In altre parole, la struttura di \VV[longa] è la stessa di
quella di \VV, salvo per il campo {.a.} che ha il ruolo
speciale di marcare l'inizio della variante lunga. Inoltre,
il campo {.a.}, che resta pur sempre il primo campo di
\VV[longa], è quello che provvede a stabilire il testo
critico: la differenza rispetto a quanto normalmente si fa
con \VV è che in questa situazione il testo critico si
trova all'esterno delle parentesi graffe che
delimitano \VV[longa].
Per chiarezza cominceremo coll'illustrare l'Esempio
L da cui
siamo partiti, che è relativamente semplice. In questo caso,
dunque, avremo bisogno solo di due campi, {.a.} e {.b.}.
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