Dati registro
    
    insegnamento: Analisi
      Matematica I
    codice: 004AA
    corso di studi: Ingegneria
      Gestionale (IGE-L)
    anno accademico: 2013-2014
    responsabile: Giovanni Alberti
    
    docenti: Giovanni Alberti,
      Vincenzo Maria Tortorelli
    totale ore: 114 (lezione:
    56
    ore, esercitazione: 58 ore)
    
    Lezioni
    
      -  Mer 02/10/2013, 09:30-11:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti,Vincenzo Maria Tortorelli).
 Presentazione del corso: programma, prerequisiti, libri di
        testo,
        modalità d'esame, pagina web, mailing list.
 Alcuni esercizi di verifica delle conoscenze di base.
-  Mer 02/10/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).  
 Ripasso di alcune nozioni di base: quando è definita la potenza
        a^b?
        significato della radice di un numero, misura degli angoli
        (sempre in
        radianti), logaritmo (sempre in base e).
 Significato del grafico di una funzione. Grafici delle funzioni
        elementari: ax+b; x^a; a^x; log x.
        Operazione elementari sui grafici: ricavare a partire dal
        grafico di
        f(x) quello di f(x)+c e quello di f(x+c).
 Alcuni esempi.
-  Gio 03/10/2013, 10:30-12:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Dalla pagina 1 del manoscritto del primo gruppo. Ripasso dei
        prerequisiti (disequazioni, diseguaglianze ed identità notevoli,
        trigonometria). Esercizi sui grafici dal I foglio, pagina 1
        manoscritto,
        le prime tre equazioni e la penultima, le disequazioni tranne la
        prima,
        la sesta e l'ultima, esercizio di riconoscimento di grafici
        della
        pagina 4 del manoscritto, principali proprietà di seno e coseno
        sul
        cerchio unitario, a richiesta richiamo delle formule
        parametriche in
        tan(x/2), per sen(x), (a^n - b^n) = (a-b)... quadratura di
        trinomi di
        secondo grado e risoluzione grafica di equazioni a partire dal
        grafico
        di x^2.
-  Ven 04/10/2013, 10:30-11:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Altre operazioni sui grafici di funzioni: ottenere dal grafico
        di f(x)
        quello di: cf(x), f(cx), -f(x), f(-x), |f(x)|, f(|x|) (per
        esercizio).
        Funzioni pari e funzioni dispari.
-  Ven 04/10/2013, 11:30-12:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi sui grafici di funzioni: disegnare i grafici di certe
        funzioni
        date; proporre formule per alcuni grafici disegnati alla
        lavagna.
-  Sab 05/10/2013, 10:30-11:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti). 
 Ripasso veloce delle definizione di seno, coseno e tangente.
        Valori di
        queste quantità per alcuni angoli significativi. Grafico delle
        funzioni
        sen x, cos x, tan x.
-  Sab 05/10/2013, 11:30-12:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti). 
 Esercizi sui grafici di funzioni, e in particolare delle
        funzioni
        trigonometriche.
-  Mar 08/10/2013, 08:30-10:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Esercizi sulle operazioni di traslazione dilatazione e valore
        assoluto
        di funzioni elementari, esercizi di risoluzione grafica di
        equazione e
        disequazioni dal primo foglio, pagina 3 del manoscritto: il
        secondo
        punto (tranne gli ultimi due esercizi); il terzo (tranne il
        primo
        esercizio) grafici qualitativi di sin(2x), sin(4x), sin(x^2); il
        quarto
        (in più soluzione grafica di f(x) > x^2).
 Spiegazione dei grafici di f(|x|) e |f(x)| a partire dal grafico
        di
        f(x). Simulazione di prova di esame (prima parte) dal I foglio
        dattiloscritto: esercizi 13Cprova2P1E1-E2-E4 (15-20 minuti).
-  Mer 09/10/2013, 09:30-10:30 (1 ora), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Riconduzione dello studio grafico di (3x+1)/(x+4) a quello di
        1/x.
 Dal I foglio dattiloscritto, esercizi da esame 13C1P1G1E1,
        13C1P1G1E8,
        13Ex4P1G1E1, richiamo del grafico di 1/x^2, proposto
        13Cprova1P2E1 come
        esercizio impegnativo da risolvere in seguito.
-  Mer 09/10/2013, 10:30-11:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).  
 Notazione per gli intervalli.
 Esempi di funzioni (date da formule e non). Definizione astratta
        di
        funzione: dominio, codominio, immagine. Grafico di una funzione
        da un
        sottoinsieme di R a valori in R (funzioni di una variabile) e da
        R^2 in
        R (funzioni di due variabili).
 Interpretazione grafica di dominio e immagine per funzioni di
        una
        variabile.
-  Mer 09/10/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Definizione di inversa di una funzione f da X in Y. L'inversa
        esiste se
        e solo se f è iniettiva e suriettiva.
 Interpretazione grafica di iniettività e surgettività.
 Calcolo dell'inversa come risoluzione di un equazione: alcuni
        esempi
        semplici di calcolo dell'inversa. Esempio di funzione da R in R
        invertibile per cui non si riesce a trovare esplicitamente
        l'inversa.
        Il logaritmo è l'inversa dell'esponenziale, definito come
        funzione da R
        in (0,+infinito). In che senso la radice è l'inversa del
        quadrato?
-  Gio 10/10/2013, 10:30-12:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Esempi significativi di funzioni inverse (modulo un'opportuna
        scelta di
        dominio e codominio): logaritmo ed esponenziale, radice quadrata
        e
        quadrato, seno e arcoseno, coseno e arcocoseno, tangente e
        arcotangente.
 Relazione tra il grafico y=f(x) e x=f(y).
 Se g è l'inversa di f, il grafico y=f(x) coincide con quello
        x=g(y). Il
        grafico y=g(x) si ottiene da y=f(x) per riflessione rispetto
        alla retta
        y=x.
 Grafici delle funzioni trigonometriche inverse.
-  Ven 11/10/2013, 10:30-11:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).  
 Esercizi di risoluzione esplicita e grafica di equazioni e
        disequazioni.
 Esercizi sul disegno di sottoinsiemi del piano definiti da
        equazioni e
        disequazioni.
-  Ven 11/10/2013, 11:30-12:30 (1 ora), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).  
 I foglio di esercizi dattiloscritto: esercizio 13Cprova1P2E1.
 I foglio di esercizi, primo punto pagina 5 manoscritto: i
        grafici
        sin(arsin x), cos(arcos x), arcos(cos x); relazione tra arcos x
        e arsin
        x, arsin(sin x).
- Mar 15/10/2013, 08:30-10:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Limite di una funzione f(x) per x che tende a + infinito:
        significato
        intuitivo e definizione rigorosa (sia per il limite finito che
        per il
        limite + o - infinito); interpretazione grafica della
        definizione.
        Limite di una funzione f(x) per x che tende a x_0: significato
        intuitivo e definizione rigorosa.
 Discussione di esempi dati da funzioni elementari, oppure da
        grafici
        disegnati. Esempi di funzioni che non ammettono limite (sen x
        per x che
        tende a +infinito, 1/x per x che tende a 0).
-  Mer 16/10/2013, 09:30-10:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Limite destro e sinistro. Definizione di funzione continua (in
        un punto
        / sul tutto il dominio). Esempi di funzioni non continue in un
        punto
        del dominio. Le funzioni elementari (e quelle ottenute a partire
        da
        queste) sono tutte continue nell'insieme di definizione.
-  Mer 16/10/2013, 10:30-11:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esempi di calcolo dei limiti usando alcune regole intuitive: il
        limite
        della somma di due funzioni è la somma dei limiti, il limite del
        prodotto di due funzioni è il prodotto dei limiti, limite del
        rapporto
        e della funzione composta, etc.
 Cosa fare quando uno i limiti sono infiniti (aritmetica dei
        limiti).
 Casi problematici ("forme indeterminate" come 0/0, etc.).
-  Mer 16/10/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Definizione di derivata come limite del rapporto incrementale.
        Interpretazione geometrica della derivata come pendenza della
        retta
        tangente al grafico della funzione. La velocità (scalare e
        vettoriale)
        come derivata. Esempio di funzione non derivabile. Calcolo della
        derivata a partire dalla definizione.
 Calcolo della derivata a partire dalle derivate delle funzioni
        elementari (lista completa) e di alcune regole (lista completa a
        parte
        la derivata della funzione inversa).
-  Gio 17/10/2013, 10:30-12:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 A) Trovare formule che definiscano funzioni con grafici
        "compatibili"
        con le informazioni qualitative date da un grafico disegnato e
        confronto tra approccio grafico ed analitico degli andamenti al
        limite
        evidenziati nei disegni: funzioni che valgono 1 su una
        semiretta, 0
        sull'altra e non definite nell'estremo, lo stesso per gli
        intervalli,
        grafici oscillanti.
 B) uso dei teoremi dei carabinieri e di cambio di variabile nei
        limiti
        evidenziato nei grafici oscillanti mostrati in A).
 C) Anticipo di teoria: determinazione (tramite la geometria
        elementare)
        del limite per x -> 0 di sinx / x e quindi di (1-cos x)/x, (1
        - cos
        x)/x^2; interpretazione grafica.
 D) III foglio di esercizi pagina 2 primo e secondo punto:limiti
        di
        rapporti di somme di infiniti ed infinitesimi confrontabili.
-  Ven 18/10/2013, 11:30-12:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Inizio delle dimostrazioni riguardanti il calcolo delle
        derivate:
        regola per la derivata della somma, del prodotto, e della
        funzione
        composta, derivata della funzione inversa, derivata delle
        funzioni
        ax+b, e^x e log x.
-  Mar 22/10/2013, 08:30-09:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Conclusione delle dimostrazioni riguardanti il calcolo delle
        derivate:
        derivata di a^x, derivata di x^a, derivata del rapporto di due
        funzioni, derivate di sen x, cos x, tan x, arcsin x, arctan x.
-  Mar 22/10/2013, 09:30-10:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Funzioni crescenti e decrescenti: definizione e
        caratterizzazione in
        termini di segno della derivata prima (dimostrazione basata
        sull'intuizione geometrica). Funzioni strettamente crescenti e
        strettamente decrescenti.
 Punti di massimo e minimo (assoluto) di una funzione
        relativamente al
        dominio o a un sottoinsieme del dominio; punti di massimo e
        minimo
        relativo (o locale). Teorema: la derivata di una funzione si
        annulla
        nei punti di massimo o minimo (locali o assoluti) interni al
        dominio
        (dimostrazione basata sull'intuizione geometrica).
 Algoritmo per la ricerca dei punti di massimo e minimo assoluto
        di una
        funzione, quando esistono.
 Esempi di funzioni che non hanno punti di minimo o massimo.
        Teorema:
        una funzione continua su un intervallo chiuso e limitato ammette
        punti di minimo e massimo (senza dimostrazione).
-  Mer 23/10/2013, 09:30-11:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli, in compresenza con il dottor Marco Caroccia).
 Esercizi su studi di funzione.
 A) Richiamo di limiti notevoli e derivate di funzione composta.
 B) simulazione di una prima parte di esame scritto: 4 esercizi
        in 30
        minuti. III foglio di esercizi: 13CProva1P1E4, 13C1P1G3E4,
        13C1P1E5,
        13Ex1P1G1E2.
 C) Risoluzione dei quesiti proposti.
 D) Studio del grafico di arcsin( 2x/(1+x^2)).
 E) Proposto 13C1P2G1E3 (tempo indicativo un ora).
- Mer 23/10/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Ricapitolazione dei concetti introdotti nella lezione
        precedente;
        esempi riguardanti l'esistenza dei punti di massimo e di minimo.
 Funzione convesse (e concave) definite su un intervallo:
        definizione
        geometrica ed esempi.
        Caratterizzazione della convessità (concavità) di una funzione
        in
        termini di crescenza decrescenza) della derivata (dimostrazione
        basata
        sull'intuizione geometrica).
 Esercizio: dire se la disuguaglianza e^x > 2x vale per ogni x
        reale
        oppure no. Impostazione in termini di calcolo del valore minimo
        di una
        funzione. Eventuali problemi di una soluzione puramente grafica.
-  Gio 24/10/2013, 10:30-11:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi tipici collegati allo studio del grafico di una
        funzione:
        trovare il numero di soluzioni di un equazione, dimostrare una
        disuguaglianza, trovare il numero *intero* che rende minima (o
        massima)
        una certa funzione.
-  Gio 24/10/2013, 11:30-12:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Regola di de L'Hôpital per il calcolo del limite del rapporto di
        due
        funzioni: versione approssimativa e versione precisa.
        Dimostrazione in
        un caso semplice.
        Esempi di uso corretto e di uso scorretto. Esempio di rapporto
        di
        funzioni il cui limite esiste, ma non esiste il limite del
        rapporto
        delle derivate.
-  Ven 25/10/2013, 10:30-12:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Applicazione fondamentale della regola di de L'Hôpital:
        confronto
        (espresso in termini di limite del rapporto) delle funzioni log
        x, x^a
        e a^x per x che tende ad infinito; confronto delle funzioni log
        x e
        1/x^a per x che tende a 0.
 Nozione fondamentale: f(x) è trascurabile rispetto a g(x) per x
        che
        tende a x_0 (notazione << e "o piccolo").
 Tabella dei confronti per le funzioni log x, x^a e a^x per x che
        tende
        ad infinito.
 Tabella dei confronti per le funzioni log x e x^a per x che
        tende a 0.
 Nozione fondamentale: f(x) è asintoticamente equivalente a g(x)
        per x
        che tende a x_0 (notazione: ~).
 Principio di sostituzione di infiniti e infinitesimi nel calcolo
        del
        limite di un prodotto o di un rapporto di funzioni;
        caratterizzazione
        dell'equivalenza asintotica in termini di "o piccolo" (le
        dimostrazioni
        sono rimandate alla lezione successiva).
 Esempio di calcolo dei limiti usando quanto appena fatto.
-  Mar 29/10/2013, 08:30-10:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).  
 Esercizi su studi di funzione, calcolo del numero di soluzioni
        dell'equazione f(x) =p, massimi e minimi locali.
 Svolgimento del testo di esame (seconde parto) 13C1P2G1E3 III
        foglio di
        esercizi.
 III Foglio di esercizi pagina 3 manoscritto: quante soluzioni ha
        l'equazione (x^2+1)/(x^4+1) =p al variare di p?
 III Foglio di esercizi pagina 2 manoscritto: disegnare il
        grafico di
        log(1+ sin ( x^2/(1+x^2)) senza usar le derivate.
 Quante soluzioni ha log(1+ sin ( x^2/(1+x^2))=x?
-  Mer 30/10/2013, 09:30-11:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Calcolo dei valori di massimo e minimo come via per dimostrare
        diseguaglianze dipendenti da parametri.
 Verifiche di surgettività ed iniettività.
 Calcolo della derivata in un punto di una funzione inversa non
        esplicitabile.
 Funzioni oscillanti infinite volte vicino a un punto:
        determinazione
        grafica dell'eventuale tangente; verifica con il limite del
        rapporto
        incrementale.
 Richiami di teoria delle funzioni continue su intervallo:
        immagine e
        iniettività. Rivisitazione grafica della definizione di limite.
        Permanenza del segno nei limiti graficamente.
 III Foglio dattiloscritto pag.5 Esercizio 2. III Foglio
        manoscritto
        pagina 3: quarto punto, settimo punto.
- Mer 30/10/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Vincenzo Maria
        Tortorelli).  
 Introduzione ai problemi di conteggio:
 1. Numero delle "parole" di k caratteri da un "alfabeto" di n
        simboli
        (disposizioni con ripetizione). Interpretazione in termini di
        funzioni.
 2. Numero delle "parole" con k caratteri diversi da un
        "alfabeto" di n
        simboli (disposizioni senza ripetizione). Interpretazione in
        termini di
        funzioni.
 3. Numero dei modi di scegliere k oggetti n assegnati
        (combinazioni).
        Interpretazione in termini di sottoinsiemi con k elementi di un
        insieme
        con n elementi. Metodo del testimone. Esempi e interpretazioni:
        estrazioni con o senza re-immissione, numero di anagrammi con o
        senza
        ripetizione, probabilità di essere nati lo stesso giorno della
        settimana.
 Formula del binomio di Newton e formula di Leibniz per la
        derivata
        n-esima del prodotto.
-  Gio 31/10/2013,
          10:30-12:30,
          lezione non tenuta per sospensione didattica.
-  Mar 05/11/2013, 08:30-09:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Ripartiamo dalle nozioni di trascurabilità ("o piccolo" oppure
        <<) e di equivalenza asintotica (~). Dimostrazione del
        principio
        di sostituzione di infiniti e infinitesimi nei limiti e della
        caratterizzazione dell'equivalenza asintotica in termini di
        resto.
 Definizione di "o grande" (versione precisa e versione
        semplificata).
        Confronto tra "o piccolo" e "o grande".
 Definizione di parte principale di una funzione (come monomio)
        per x
        che tende a 0 o all'infinito.
-  Mar 05/11/2013, 09:30-10:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi elementari sull'uso delle nozioni di "o piccolo","o
        grande",
        equivalenza asintotica e parte principale.
-  Mer 06/11/2013, 09:30-11:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli, in compresenza con il dottor Marco
        Caroccia.).  
 Simulazione interattiva di prova d'esame con esercizi di
        combinatoria
        di base, limiti e convessità.
 Simulazione di prima parte (mezz'ora a disposizione):
 1a) quanti sono i numeri maggiori di 10000 che si possono
        scrivere con
        5 cifre diverse?
 1b) usando solo le lettere A e B quante sono le parole di cinque
        caratteri che si possono scrivere con almeno 2 A e almeno 2 B?
 2) foglio III, esercizio 13C2P1G1E2.
 3) foglio III, esercizio 13Ex2P1G2E3.
 4) foglio III, esercizio 3 dattiloscritto pagina 5.
 Risoluzione degli esercizi.
 Simulazione di seconda parte (mezz'ora a disposizione): foglio
        III,
        esercizio 13C1provaP2E2.
-  Mer 06/11/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Teorema dello sviluppo di Taylor in 0 di una funzione (enunciato
        completo, inclusa l'unicità dello sviluppo e la formula del
        resto di
        Lagrange; dimostrazione rimandata alle lezioni seguenti).
 Calcolo dello sviluppo di e^x. Uso dello sviluppo di e^x e della
        formula del resto di Lagrange per calcolare il numero alla 3
        cifra
        decimale.
 Calcolo degli sviluppi di sen(x) e cos(x); giustificazione della
        formula e^(it) = cos(t) + i sen(t).
-  Gio 07/11/2013, 10:30-12:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Proprietà utili degli sviluppi di Taylor: sviluppo della
        funzione e
        sviluppo della derivata, sviluppo delle funzioni pari e delle
        funzioni
        dispari.
 Calcolo dello sviluppo delle funzioni log(1+x), 1/(1+x),
        1/(1-x);
        (1+x)^a.
 Dimostrazione del teorema sullo sviluppo di Taylor enunciato
        nella
        lezione precedente (solo per ordine d=1, 2, ed esclusa la
        formula del
        resto di Lagrange).
-  Ven 08/11/2013, 10:30-12:30 (2 ore), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Dimostrazione della formula del binomio di Newton usando lo
        sviluppo di
        Taylor di (1+x)^n.
 Esercizi sul calcolo di sviluppi di Taylor e parti principali
        (usando
        gli sviluppi di Taylor delle funzioni elementari).
-  Mar 12/11/2013, 08:30-10:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).  
 Concavità: foglio III, esercizio 13C1provaP2E2.
 Combinatoria: percorrendo i lati di una scacchiera quanti sono i
        "cammini di lunghezza minima" che congiungono due vertici con
        differenza delle coordinate 3 e 4?
 Quante password si scrivono con 3 cifre diverse e quattro
        caratteri
        dall'alfabeto inglese di 26 lettere?
 Polinomi di Taylor e parti principali: sviluppo centrato in 1 di
        log x;
        resti di Lagrange (in 0) di 1/(1+x), di sin x, sviluppo di
        exp(x-x^3).
 Esercizi sul calcolo delle parti principali (per x che tende sia
        a 0
        che all'infinito) usando gli sviluppi di Taylor delle funzioni
        elementari.
 Alcuni esercizi elementari di combinatoria.
- Mer 13/11/2013, 09:30-11:30 (2 ore), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi sul calcolo delle parti principali (per x che tende sia
        a 0
        che all'infinito) usando gli sviluppi di Taylor delle funzioni
        elementari.
 Alcuni esercizi elementari di combinatoria. (Giovanni Alberti)
-  Mer 13/11/2013, 14:30-16:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Combinatoria e calcolo della probabilità come rapporto tra il
        numero
        di casi favorevoli su numero di casi possibili (quando lo si può
        fare?).
 Che probabilità c'è di indovinare un numero al lotto con una
        cinquina?
 Con una moneta non truccata, con che probabilità si hanno
        esattamente 3
        teste su 4 lanci? E almeno 3 teste?
 Qual è la probabilità di estrarre 2 volte la pallina nera
        facendo 6
        estrazioni da un'urna che contiene un pallina gialla una bianca
        ed una
        nera? E se ho due palline gialle e una nera?
 Parti principali e sviluppi di Taylor. IV foglio di esercizi:
        13C1P1G1E7, 13Ex3P1G4E4.
 Confronto tra resto di Lagrange e resto esatto di 1/(1+x).
        Valutazione
        con frazioni di log(1,1) mediante il polinomio di Taylor (IV
        foglio
        pag4 manoscritto terzo punto). Altre parti principali.
- Gio 14/11/2013, 10:30-12:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Lezione "teorica".
 Numeri interi e numeri razionali.
 Caratterizzazione dei numeri razioni come numeri con espansione
        decimale periodica.
 I numeri reali come numeri con espansione decimale qualunque.
 Perché sono importanti i numeri reali. Definizione di massimo (e
        minimo) di un insieme numerico, e poi di estremo superiore (e
        inferiore).
 Esempi. Completezza dei numeri reali: ogni insieme limitato
        superiormente e non vuoto ammette un estremo superiore (con
        giustificazione non del tutto rigorosa).
-  Ven 15/11/2013, 10:30-12:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).  
 Combinazioni con ripetizione.
 a) In quanti modi posso distribuire 10 monete a 6 persone, una
        almeno
        ad ognuno?
 b) In quanti modi posso distribuire 10 monete a 6 persone, anche
        non
        dando nulla a qualcuno?
 Parti principali e sviluppi di Taylor.
 "Regole" utilizzate negli esercizi: se pp(A) + pp(B) non è 0
        allora
        pp(A+B) = pp(A) + pp(B) fatte le dovute semplificazioni.
 Calcolo p.p. di log(5^x +1) per x -> infinito (due
        soluzioni).
 Limite di [exp(x) -1]/x elevato alla cos x/x per x che va a 0.
 Foglio IV, esercizi 13Ex3P1G4E4, 13C1P2G1E1a).
-  Mar 19/11/2013, 08:30-10:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Esercizi di combinatoria:
 1) Quanti sono i possibili risultati del lancio di due monete
        uguali?
 2) Quanti di due dadi diversi?
 3) Quanti quelli di due dadi uguali?
 4) Quanti sono i risultati di 10 lanci ordinati di dadi eguali?
 5) Quanti i risultati di 10 lanci di dadi egual?
 Esercizi su limiti, Taylor e parti principali:
 1) limite di x log 2x per x->0;
 2) pp di sin cos x per x->0;
 3) pp di (sin x)^2 - sin (x^2) + ... (foglio IV, esercizio
        13Ex4P2G1E2).
- Mer 20/11/2013, 09:30-10:30,
          lezione non tenuta per assenza del docente (recuperata in
          seguito).
-  Mer 20/11/2013, 10:30-11:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi su parti principali e sviluppi di Taylor.
-  Mer 20/11/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Successioni di numeri reali. Definizione di limite. Esempi
        (semplici)
        di calcolo dei limiti. Le successioni crescenti e decrescenti
        hanno
        sempre limite.
 Teorema di esistenza degli zeri per funzioni continue (con
        dimostrazione).
-  Gio 21/11/2013,
          10:30-12:30,
          lezione non tenuta per sospensione didattica (prove scritte
          dell'esame
          di stato per Ingegneri) e recuperata in seguito.
-  Ven 22/11/2013, 10:30-11:30 (1 ora), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Esercizi di combinatoria.
 1) Quanti sono i numeri di 7 cifre maggiori di un milione che
        non
        contengono lo zero?
 2) Quante sono le parole di 7 caratteri tra quelli dell'alfabeto
        di 26
        lettere che si scrivono con esattamente tre lettere uguali e le
        altre
        diverse anche fra di loro?
 3) Quanti sono i possibili risultati con esattamente 6 palline
        rosse
        dell'estrazione di 10 palline da un'urna che contiene 14 palline
        bianche e 13 palline rosse?
-  Ven 22/11/2013, 11:30-12:30 (1 ora), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 1) parte principale di f(x) - f(a) - f'(a) (x-a) per x che
        tende
        ad a (non sempre esiste).
 1b) esempio exp(-1/x^2) per x>0 e 0 altrimenti: il suo
        rapporto con
        potenze di esponente positivo di x tende a 0 per x->0. Quindi
        NON ha
        parte principale. Quindi i suoi polinomi di Taylor son tutti
        nulli.
 2) Parte principale di exp (x^2) - cos (x^2).
 3) Parte principale 1 / [1+ log(1+x)] -1 per x->0.
 4a) Provare che x^5 -x^3 +3x è iniettiva e suriettiva.
 4b) Per quali a x^5 -a x^3 +3a è iniettiva? E per quali è
        convessa?
 4c) Calcolo della parte principale dell'inversa per y ->
        +infinito
        della
        funzione al punto precedente.
- Mar 26/11/2013, 08:30-10:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Risoluzione degli esercizi della prima prova in itinere.
 I parte, gruppo 1, esercizi dall'1 all'8; I parte, gruppo 3,
        esercizi
        dall'1 all'8; II parte, gruppo 3, esercizi 1a, 1b, 2a, 2b, 3a,
        3b.
-  Mer 27/11/2013, 09:30-11:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Teorema di Cauchy, dimostrato a partire dal teorema di Lagrange.
 Dimostrazione della formula del resto di Lagrange nello sviluppo
        di
        Taylor usando il teorema di Cauchy (per d=1 e 2).
 Definizione di integrale definito di una funzione positiva in
        termini
        di area del sotto-grafico. Definizione di integrale definito di
        una
        funzione a segno variabile.
 Altri esempi di integrale definito: lo spazio percorso da un
        punto come
        integrale della velocità, il lavoro di una forza non costante
        (lungo un
        cammino rettilineo).
 Calcolo dell'integrale definito di una funzione continua per
        approssimazione con somme finite. Calcolo dell'integrale di x^2
        tra 0 e
        1 per approssimazione.
-  Mer 27/11/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Definizione di primitiva di una funzione, teorema fondamentale
        del
        calcolo integrale e calcolo effettivo degli integrali definiti,
        con
        esempi.
 Calcolo delle primitive tramite lista delle primitive delle
        funzioni
        elementari e alcune "regole": linearità dell'integrale, formula
        di
        integrazione per parti, formula di cambio di variabile.
 Esempi di applicazione delle varie formule.
-  Gio 28/11/2013, 10:30-11:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Dimostrazione delle regole di integrazione enunciate nella
        lezione
        precedente.
-  Gio 28/11/2013, 11:30-13:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi sul calcolo delle primitive e degli integrali.
-  Ven 29/11/2013, 10:30-12:30,
        lezione
        non tenuta per sospensione didattica.
-  Mar 03/12/2013, 08:30-10:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Calcolo di integrali e primitive (fogli V e VI).
 Per parti, per sostituzione con binomi di primo grado, per
        sostituzione, integrali di funzioni razionali semplici.
 Foglio V: esercizi 13C2P1G1E3, 13C2P1G1E4, 13Ex2P1G1E4,
        variazione
        13Ex1P1G1E5.
 Primitiva di 1/(3x^2 -2), primitiva di log x, primitiva di 1/x
        su due
        semirette.
 Le potenze delle funzioni trigonometriche si possono esprimere
        come
        somme di multipli di funzioni trigonometriche con frequenze
        intere:
        richiamo della notazione esponenziale per i numeri complessi.
 Primitiva nulla in 0 di radice di (1-x^2) come esempio di
        sostituzione
        "indiretta"; confronto del risultato con quello ottenuto con
        metodi
        elementari.
- Mer 04/12/2013, 09:30-11:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Formule per l'area di una figura piana come integrale della
        lunghezza
        delle sezioni (con giustificazione euristica).
 Esempi di calcolo di aree.
 Formula per il volume di una figura solida come integrale delle
        aree
        delle sezioni (con giustificazione euristica).
 Formule per il volume dei solidi di rotazione (cioè dei solidi
        ottenuti
        dalla rotazione del grafico di una funzione y=f(x) attorno
        all'asse
        delle x oppure attorno all'asse delle y) ottenute a partire dal
        risultato precedente.
 Esempi: il volume della sfera e del cono.
-  Mer 04/12/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Integrali impropri semplici. Motivazione (dal calcolo delle
        aree),
        definizione precisa come limite, e possibili comportamenti.
        Esempi di integrali impropri semplici.
 Esempi fondamentali: integrale da 1 a infinito di 1/x^a;
        integrale da 0
        a 1 di 1/x^a.
 Cosa si può dire su un integrale improprio semplice senza
        calcolare la
        primitiva della funzione integranda? a) il comportamento
        dell'integrale
        improprio non dipende dal valore dell'estremo in cui non è
        improprio;
        b) l'integrale improprio di una funzione positiva esiste sempre
        (con
        dimostrazione).
 Altre proprietà verranno date nella lezione successiva.
-  Gio 05/12/2013, 10:30-11:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Riprendiamo la teoria degli integrali impropri: principio del
        confronto
        e del confronto asintotico (in versione completa e
        semplificata).
 Studio di alcuni integrali impropri usando i criteri appena
        enunciati e
        i risultati sugli integrali impropri fondamentali.
-  Gio 05/12/2013, 11:30-13:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Integrazione mediante primitive (fogli V e VI) e integrali (di
        funzioni) razionali. Integrali razionali notevoli, esempi
        primitive per
        reciproci di polinomi di grado 2 e 3: 1 / (x^3 -x^2-4); 1 /
        (x^2+x+1);
        1 / (x^2 -1); 1 / (Ax^2 +Bx+C) con discriminante negativo.
 Gli integrali di funzioni razionali di e^x si riconducono ad
        integrali
        razionali.
 Calcolo delle aree: area dell'insieme dei punti (x,y) con 1
        <|y|<
        e^x< e; con arctan|x| < y< 1.
 Esempi di integrazione per parti: calcolo delle primitive di
        e^(3x) sin
        x; e^(ax) sin bx; x 5^x.
-  Ven 06/12/2013, 10:30-11:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esempi di calcolo di integrali impropri.
-  Ven 06/12/2013, 11:30-12:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Integrali impropri di funzioni a segno variabile: il criterio
        della
        convergenza assoluta (con dimostrazione parziale).
 Serie numeriche (somme di infiniti numeri): definizione come
        limite
        delle somme parziali e possibili comportamenti.
 Esempio fondamentale: somma di x^n con x numero reale assegnato
        (serie
        geometrica).
- Mar 10/12/2013, 08:30-10:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Enunciamo e dimostriamo alcuni risultati fondamentali per lo
        studio del
        comportamento delle serie numeriche:
 a) una serie a termini positivi (o definitivamente positivi)
        esiste
        sempre;
 b) criterio dell'integrale per serie numeriche a termini
        positivi;
 c) criterio del confronto e del confronto asintotico.
 Esempio fondamentale: comportamento della serie di 1/n^a con a
        numero
        reale positivo (per confronto con l'integrale).
-  Mer 11/12/2013, 09:30-11:30 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Calcolo di aree, volumi di rotazione, integrali impropri.
 Area dell'insieme dei punti (x,y) t.c. 1< xy<2 e 0<2x.
 Volume dell'insieme degli (x,y,z) tali che x^2+y^2 < (sin
        z)^2 e 0
        < pi (traduzione a parole: volume del solido di rotazione
        attorno
        all'asse x del grafico di sin x con x tra 0 e pi).
 Esistenza e finitezza di integrali impropri: integrale di 1/x
        tra -1 e
        1; di 1/x^2 tra -1 e 1; di tan x tra pi/2 e -pi/2; di 1 /
        (radice
        quadrata di |x^2 -1|) tra 0 e +infinito; di 1/log x tra 0 e 1.
-  Mer 11/12/2013, 14:30-16:30 (2 ore), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi sulle serie.
-  Gio 12/12/2013, 10:30-12:15 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Integrali impropri e serie. integrale di 1/(log x) su ]1;2[ e su
        [2;+infinito[; int. di pi/2 -arctan x su [0;+infinito[; int. di
        1/(1-x^a) su [0;1[;
        int. 1/[x^a|log x|^b] su [2;+infinito[; int. 2^{ radice di
        x-1}/[ rad.x
        (4^{rad.x} -1)] su [0;+infinito[; serie di 1/(radice di n) -
        1/n^2;
        serie di
        (1+1/n)^n; serie di (1+1/n)^(-n^2).
 Parti principali, confronto e confronto asintotico per serie e
        integrali impropri.
 Serie con addendi a termini positivi come aree di funzioni "a
        scala"
        con gradini di base 1.
 Esempio di una funzione non negativa con integrale finito sulla
        retta
        ma non infinitesima (rettangoli con basi di cui la serie delle
        lunghezze è finita).
-  Gio 12/12/2013, 12:30-13:15 (1 ora), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli, in compresenza con il dottor Marco Caroccia).
        
 Simulazione assistita della prima parte di una prova scritta su
        integrazione, integrali impropri, serie:
 1) calcolare l'integrale di 5^x sin x su [0;1].
 2) primitiva di 1/(t^2-1) che vale 0 per t=2.
 3) Dire se è finito il volume di rotazione attorno all'asse y di
        (x,y):
        0< y<1/x e 0<1.
 4) Per quali a converge la serie di sin(a/n) -1/n?
 Risoluzione degli esercizi assegnati.
- Ven 13/12/2013, 10:30-12:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Ultime osservazioni sulle serie:
 a) serie di numeri a segno variabile e criterio della
        convergenza
        assoluta;
 b) serie di Taylor, le serie di Taylor delle funzioni e^x,
        sen(x),
        cos(x) convergono ovunque (senza dimostrazione).
 Inizio della teoria delle equazioni differenziali.
 Esempio: trovare la legge oraria di un corpo in caduta libera a
        partire
        dalle leggi fisiche elementari (forza di gravità costante, forza
        di
        gravità costante più resistenza dell'aria, forza di gravità non
        costante).
 Il ruolo delle condizioni iniziali nella determinazione delle
        soluzioni.
-  Mar 17/12/2013, 08:30-09:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Fatti generali sulle equazioni differenziali del primo ordine.
        Equazioni differenziali del primo ordine lineari: risoluzione
        tramite
        fattore integrante.
 Equazioni differenziali del primo ordine a variabili separabili:
        calcolo delle eventuali soluzioni costanti e delle soluzioni non
        costanti.
-  Mar 17/12/2013, 09:30-10:30 (1 ora), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi sulle equazioni differenziali del primo ordine, lineari
        e a
        variabili separabili.
-  Mer 18/12/2013, 09:30-10:30 (1 ora), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Integrali impropri e serie (fogli VII, VIII).
 Singolarità in punti diversi da 0.
 Integrali impropri per le serie: serie di n^a exp(-n) e
        integrale su
        [1;+infinito[ di x^a exp(-x); serie di n^a exp(- radice di n).
 Criteri di confronto: integrale su [1;+infinito[ di (log x)^a/
        x^2;
        integrale
        su [2;+infinito[ di (x^3+1)/(x^a+3); serie di (n^3+1)/(n^a+3);
        integrale su
        [0; pigreco/2[ di 1 / [(tan x)^4-1].
 Serie con termini di segno variabile e assoluta integrabilità.
-  Mer 18/12/2013, 10:45-11:30 (1 ora), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli). 
 Prime equazioni differenziali. Calcolo delle primitive:
        x'(t) =
        1/t , x(-1)=2:la condizione iniziale determina la costante.
        Equazioni
        lineari del primo ordine omogenee, quadratura e formula
        risolutiva: x'
        =
        -sin(t) x, x(0)=2 (anche come equazione a variabili separabili).
 Lineari del primo ordine non omogenee: x' = -sin(t) x +
        exp(cos(t)),
        x(0)=2.
 Equazioni lineari del primo ordine: risoluzione per linearità:
        1)
        ricerca soluzioni equazione omogenea e 2) ricerca di una
        soluzione
        particolare z. Per 2): tentativi o metodo della variazione delle
        costanti: z del tipo g x con x soluzione dell'omogenea.
- Mer 18/12/2013, 14:30-16:30 (2 ore), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Equazioni differenziali lineari del secondo ordine.
        Classificazione (omogenee e non, a coefficienti costanti e non).
        Risultato fondamentale: le soluzioni di un'equazione lineare
        omogenea
        del secondo ordine formano uno spazio vettoriale di dimensione
        due: ne
        segue che due soluzioni linearmente indipendenti permettono di
        trovare
        tutte le altre.
 Soluzione generale delle equazioni differenziali del secondo
        ordine
        lineari omogenee e a coefficienti costanti a partire dalle
        soluzioni
        dell'equazione caratteristica (con giustificazione delle formule
        date).
 Alcuni esempi.
-  Gio 19/12/2013, 10:30-11:30 (1 ora), lezione (Giovanni
        Alberti).
 Equazioni del secondo ordine lineari e non omogenee: la
        soluzione
        generale la si ottiene sommando la soluzione generale
        dell'equazione
        omogenea ed una soluzione particolare dell'equazione di partenza
        (con
        dimostrazione).
 "Ricettario" per la ricerca delle soluzioni particolare di
        equazioni a
        coefficienti costanti con termini noti di tipo particolare
        (senza
        dimostrazioni).
-  Gio 19/12/2013, 11:30-13:15 (2 ore), esercitazione (Vincenzo
        Maria Tortorelli).
 Equazioni differenziali lineari del secondo ordine a
        coefficienti
        costanti: x"-x = sin t; x"-x = sin t + exp(2t); x"-x = sin t +
        exp(2t)
        +2 exp(-t).
 Problema di Cauchy con condizioni x(0)=x(1)=0.
 Problema con condizioni all'infinito.
 Equazioni differenziali a variabili separabili: x'= sin(t)
        exp(x) e
        x(pi)=0; x' = 1/x; x' = cos(t)/2x e x(0)=2; x' = x^2 e x(3)=1.
- Ven 20/12/2013, 10:30-12:30 (2 ore), esercitazione (Giovanni
        Alberti).
 Esercizi sulle equazioni differenziali lineari a coefficienti
        costanti
        del secondo e anche del primo ordine.
        Esempio importante: l'equazione del pendolo (smorzato e non) e
        il
        fenomeno della risonanza.