Matematica II - Scritto del 21/06/2003 - Risoluzioni Esercizio 1. (A) Il Ker di As è generato da (0,-s,1). (B) Con il metodo spiegato nelle dispense si ottiene la seguente equazione per Im As: sx1+sx2+(1+s^2)x3=0. (C) Basta verificare che As(v)=v per ogni vettore colonna v di As, cosa che si fa con un calcolo diretto. (D) Per il punto precedente, Im As è contenuto nell'autospazio di As relativo all'autovalore 1. Dunque Im As e Ker As si intersecano solo nello 0, e sono pertanto in somma diretta. Poiche' la somma delle dimensioni di Im As e di Ker As è 3, dalla formula di Grassmann segue che Im As e Ker As generano R^3. (E) Per avere una base di autovettori per As basta unire una base di Ker As e una base di Im As. Si ottiene per esempio {(0,-s,1),(1,s^2,-s},(0,1+s^2,-s)}. (F) Basta imporre che i vettori di una base di Im As siano ortogonali al generatore di Ker As. Si ottiene s=0. Esercizio 2. (A) La seconda equazione nella definizione di V1 si ottiene moltiplicando la prima per (1+i). Dunque V1 ha dimensione 2. V1={(1,0,1)+t(i,1,0)+s(1,0,-1), al variare di t e s in C}. (B) dim V2=2. Una sua equazione è data da iz1+z2-z3=2i. (C) Risolvendo il sistema dato dalle equazioni cartesiane per V1 e per V2 si ottiene la parametrizzazione di r: r={(2,0,0)+t(i,1,0), al variare di t in C}. Dunque dim r=1. (D) I coniugati delle coordinate della direzione di r danno i coefficienti dell'equazione che definisce H. Unendo tale equazione a quelle che definiscono r si ottiene il sistema la cui soluzione dà le coordinate di P. Si ottiene P=(1,i,0). (E) Sia Q un punto di r. Allora ||Q||^2=||Q-P+P||^2= =||Q-P||^2+2Re+||P||^2. Ora =0 poiche' P appartiene a H, che è ortogonale a r. Dunque ||Q||^2 è maggiore o uguale a ||P||^2, ed è uguale se e solo se ||Q-P||^2=0, cioè se Q=P. Esercizio 3. (A) La matrice è -k -2k -1 k 2k 1 0 0 k^2. (B) Bisogna trovare un polinomio le cui coordinate canoniche diano un vettore nel Ker della matrice al punto (A). Si ottiene p0=x-2. (C) Bisogna trovare un polinomio le cui coordinate canoniche diano un autovettore per la matrice al punto (A) relativo all'autovalore k. Si ottiene p1=x-1. (D) Sia B={p0,p1,x^2} una base dei polinomi di grado minore o uguale a 2. Sfruttando i punti precedenti, si scrive facilmente la matrice che rappresenta fk nella base B, ottenendo 0 0 0 0 k 1 0 0 k^2 Si conclude facilmente che se k è diverso da k^2, la matrice è diagonalizzabile. Se k=k^2, la molteplicità algebrica dell'autovalore k è strettamente maggiore della sua molteplicità geometrica, per cui la matrice non è diagonalizzabile. In definitiva fk è diagonalizzabile se e solo se k è diverso da 0 e 1.