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7.1.1.2  La struttura dei campi

Per indicare all'Mauro-TEX la lunghezza del brano c'è ovviamente bisogno di un segnale di inizio e di uno di fine brano. Il segnale di inizio brano viene posto nel primo campo di \VV[longa]; quello di fine piú avanti, nel punto del testo dove il brano finisce (lapalissianamente). Per ottenere il testo dell'esempio su esposto, si dovrà scrivere:

\Unit \VV[longa]{
                {*:\CR{gatto}:Si}
                {B:\OM}
                }
                duae rectae ... erunt aequales.
\Unit Sint \(ab\) et \(cd\) ... \Unit Rursus, cum sint
... a vertice
\LB{gatto}{coni}.

Le due etichette che segnalano l'inizio e la fine del brano sono appunto le due nuove macro qui introdotte, \CR e \LB: le analizzeremo tra un attimo con piú dettaglio.

Vediamo prima meglio il campo .a. di \VV[longa], quello cioè che contiene {*:\CR{gatto}:Si}:

  • *  sta al posto di A e C, i testimoni su cui si basa il testo critico che, come abbiamo osservato, sopra non sono riportati in nota;

  • CR (come Cross Reference) indica l'inizio del brano e tra poco vedremo perché debba contenere un gatto;

  • Si è la prima parola dell'inizio del brano. Ove lo si ritenga opportuno, nel terzo sottocampo si potrebbero inserire piú parole. Ad esempio, se si volesse che in apparato comparisse: ``Si duae rectae ~ coni'', basterebbe scrivere {*:\CR{gatto}: Si duae rectae} e il richiamo di nota verrebbe apposto dopo ``rectae''.

Si noti inoltre che, se l'editore volesse far esplicitamente comparire in apparato l'informazione che il testo ``Si ~ coni''(indicato in modo abbreviato) è il testo di A e di C, dovrebbe semplicemente mettere A/C al posto della *, esattamente come abbiamo imparato a fare nel caso di \VV. È bene anche osservare che l'inizio del brano (``Si'') compare all'interno di \VV[longa], esattamente come la lezione che deve andare nel testo critico compare all'interno di \VV. Se ne tenga conto nel regolare l'apposizione dei segni di interpunzione e degli spazi fra le parole: si osservino bene gli esempi che verranno presentati.

Passiamo ora al campo .b. di \VV[longa], quello in cui ora è scritto {B:\OM}. Qui, come si è già detto, si può scrivere qualunque cosa autorizzata dal presente manuale e dalla situazione. Ad esempio se B presentasse un testo completamente diverso da quello di A e C si scriverebbe {B:`testo di B'}; se B presentasse una lacuna di due fogli {B:\DES{duo folia desunt}:\LACm} e via di seguito, secondo la sintassi di \VV descritta in precedenza.



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